MILAN NEWS – C’è spazio anche per un episodio dubbio nel finale di Milan-Udinese, sottolineato pure dallo stesso Gennaro Gattuso nel post partita senza però nascondersi dietro un dito: “Al 94’ c’è stato un tocco di mano su una palla inattiva a nostro favore, ma non cerco scuse, contro questa Udinese ci è mancata veemenza, ci siamo accontentati di aspettare l’episodio”.
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L’edizione odierna del Corriere dello Sport, tuttavia, non ha dubbi: non è calcio di rigore. Perché il tocco di mano di Marvin Zeegelaar – sottolinea la moviola del quotidiano – avviene dopo un contrasto aereo con Tiémoué Bakayoko, dove il pallone carambola sul braccio del giocatore olandese dopo aver toccato prima la testa del francese e poi quella dello stesso centrocampista della squadra friulana. Intervento involontario e fortuito, non punibile quindi con la massima punizione. Così come non c’era nemmeno il tiro dal dischetto pochi minuti prima per la spinta di Ben Wilmot su Krzysztof Piatek: pur vedendosi le braccia sulla schiena del centravanti polacco – ammette il CorSport – il contatto comunque non appare così deciso da essere punito severamente.
Regolare invece il goal di Piatek nel finale del primo tempo. Al momento del cross di Patrick Cutrone, l’ex Genoa è infatti tenuto in gioco da ben tre calciatori avversari: Nicholas Opoku, Samir e Sebastien De Maio. Prestazione positiva, qundi, per l’arbitro Luca Banti. E con la sua classica impostazione: pochi fischi, appena 26, e lettura uniforme dei contrasti.
Redazione MilanLive.it