MILAN NEWS – Non sarà un semplice stadio, perché le ambizioni di Milan e Inter vanno oltre l’aspetto unicamente calcistico. Si tratterà piuttosto di un polo commerciale e direzionale, di un nuovo riferimento del capoluogo lombardo pronto a indirizzare l’economia della città.
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Proprio ieri, riferisce l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il presidente Paolo Scaroni e l’Ad nerazzurro Alessandro Antonello hanno sottoposto l’ipotesi di progetto ad Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo. La banca pubblica – controllata all’80% dal Mef – finanzierà una quota dei lavori, ma non sarà l’unica coinvolta né la capofila. Si aggiungeranno infatti diversi istituti internazionali, al pari di grandi aziende che hanno già assicurato la propria disponibilità a operazioni di partnership o sponsorizzazione. Il piano è ancora in via di definizione, ma intanto il tutto è già fondato su alcuni punti fermi.
Una cosa è certa: che si tratti di una nuova struttura o di un San Siro profondamente ristrutturato, ipotesi ancora non scartata proprio del tutto, lo stadio del futuro sorgerà all’interno di un parco aperto a tutti i cittadini. Sarà un’area di grande respiro, in cui il verde dominerà sul cemento. Un impianto da circa 60 mila posti, un polo commerciale ricco di negozi, zone di intrattenimento e probabilmente anche un’ala direzionale con degli uffici. Si tratterebbe di un mega investimento complessivo da circa 600 milioni. Difficile – sottolinea il quotidiano – che i due club possano accontentare la richiesta del sindaco Sala limitandosi alla sola eventuale ristrutturazione interna dello stadio, così come non è in discussione che il nuovo impianto resterebbe di proprietà del Comune. Prima però bisogna capire l’analisi effettiva del rapporto costo-benefici in caso di abbattimento del Meazza. Poi da lì si farà sul serio, in un caso o nell’altro.
Redazione MilanLive.it