MILAN NEWS – Ovunque lui sia, è una sentenza. Milan o Polonia, poco cambia: Krzysztof Piatek è oramai inarrestabile, letale. Così anche l’altro ieri ha gonfiato la rete con la sua nazionale: tra Robert Lewandowski e Arkadiusz Milik, è stato suo il goal decisivo. Subentrato dalla panchina, il bomber rossonero ha regalato la prima vittoria al Ct Jerzy Brzeczek per le qualificazioni a Euro 2020.
Così ora la Piatek-mania dilaga anche in patria. Ed essere chiamato l’eroe di Varsavia – sottolinea La Gazzetta dello Sport – è sicuramente un bel modo per resettare e ripartire. Del resto il 23enne dell’Est non solo era rimasto scottato dalla sconfitta nel derby, ma soprattutto era stato turbato dalla scena a cui ha assistito con la dirigenza imbufalita nei confronti di Frank Kessie e Lucas Biglia. Ma basta un goal per spazzare via tutto. E adesso – sottolinea il quotidiano – Piatek fa parte del gruppo ristretto di giocatori capaci di segnare per tre squadre diverse nella stagione in corso: ha infatti distribuito i suoi 29 centri regalandone 19 al Genoa, 8 al Milan e 2 alla nazionale polacca. Come lui, puntando lo sguardo sui 5 principali campionati europei, soltanto Michy Batshuayi, Youri Tielemans e Steven Zuber.
Non è certamente la statistica più impressionante che riguarda l’ex Grifone, ma dà l’idea della facilità di adattamento del ragazzo. Ora nel mirino c’è il record di Diego Armando Maradona, ossia laurearsi capocannoniere sia in Serie A che in Coppa Italia nello stesso anno. Per farlo, servono più palloni sfruttabili: giocare con gente come Kamil Grosicki, Piotr Zielinski e Grzegorz Krychowiak aumenta la qualità dei servizi, e avere accanto Lewandowski costringe la difesa avversaria a occuparsi di due mostri. Nel Milan i giocatori di maggior talento – Suso, Hakan Calhanoglu e Lucas Paquetá – devono azionare il loro bomber con più continuità. È qui che Gennaro Gattuso lavorerà con più insistenza, altrimenti Piatek rischia di rivivere le difficoltà di Gonzalo Higuaín nel trovare l’intesa coi compagni di reparto: ora il bomber c’è ed è puntuale, e dovranno essere gli assist-man a svegliarsi.
Redazione MilanLive.it