PIÙ NERO CHE ROSSO – Kessie, una serata da dimenticare

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Franck Kessie e Lautaro Martinez (©Getty Images)

NEWS MILAN – Rivivere e analizzare un derby perso è sempre complicato e antipatico da fare. Soprattutto se c’è qualche rimpianto dovuto a sciocchezze evitabili e occasioni sfortunate non concretizzate.

Certamente il demerito più grande nel corso del match dei rossoneri è stato l’inizio dei due tempi, nei quali sono arrivati i due gol dell’Inter con Vecino al 3′ e De Vrij al 51′. È facile pensare che partite così potessero concludersi con una potenziale imbarcata, ma fortunatamente la reazione del Milan c’è stata. Peccato sia stata fermata sul più bello per ben due volte: prima con un rigore molto dubbio concesso a Politano, poi da due interventi miracolosi nel finale di Handanovic e D’Ambrosio, rispettivamente su Castillejo e Cutrone. Peggio della sconfitta, della presunzione mista a supponenza avuta dalla squadra ad inizio match, c’è stato l’episodio del pesante diverbio Kessie-Biglia in panchina, fortunatamente rientrato ufficialmente con le scuse dei due rossoneri nel post-partita.

Milan-Inter: il comportamento di Kessie la peggior sconfitta

Inevitabile soffermarsi con maggiore attenzione sulla clamorosa reazione avuta da Franck Kessie. La sua partita non è stata delle migliori, non è riuscito a prendere il sopravvento fisico e tecnico in mezzo al campo, e non ha avuto modo nemmeno di rendersi pericoloso con i suoi inserimenti in area. Anche in fase difensiva la sua prova è rivedibile. Nel corso del secondo tempo si sposta nei due davanti la difesa, poi addirittura da terzino destro.

Ricopre tre ruoli, corre spesso a vuoto e non riesce a incidere. Gattuso al 69′ lo sostituisce per Andrea Conti: l’ivoriano non dà la mano al compagno e nell’avvicinarsi alla panchina, visibilmente nervoso, si toglie la maglia. Proprio in questo momento Lucas Biglia, seduto nella prima fila della panchina rossonera, gli dice qualcosa. Per poco Franck non arriva alle mani con il compagno di squadra, il quale però resta cauto e seduto. La reazione di Kessie è mal vista da tutti i suoi compagni, con Abate in primis che provano a fermarlo dal compiere ulteriori gesti insani. Chiaramente il video della rissa sfiorata fa il giro del mondo e i due si scusano in un’intervista doppia a Sky Sport nel post-partita in zona mix.

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Davanti a scene così, è facile puntare il dito contro i giocatori protagonisti, in particolare Kessie. Gattuso nel post-partita è stato particolarmente duro nel giudicare questo episodio: “Non posso accettare che anche se uno è arrabbiato non stringa la mano al compagno, non siamo all’asilo. Per fortuna che non l’ho visto, perché se no facevo qualche figuraccia anche io buttandomi nella mischia”.

Crocifiggere Kessie per quanto accaduto è troppo facile, ma a mio avviso anche eccessivo. Vanno apprezzate le sue scuse immediate, probabilmente consigliato dalla dirigenza milanista, e nel corso della settimana la situazione dovrà obbligatoriamente rientrata. Anzi, per certi versi è già rientrata e archiviata. Probabile che Gattuso parli nei prossimi giorni con entrambi i calciatori, ammesso e non concesso che non l’abbia già fatto. Non c’è nessuno meglio di Rino che possa chiarire e soprattutto capire quanto accaduto. Proprio lui nel corso della sua carriera è stato protagonista di episodi anche ben più gravi. Anche se non direttamente contro dei compagni, ricordiamo l’episodio in Milan-Tottenham di Champions League contro l’ex rossonero Joe Jordan.

Qualcuno aveva addirittura parlato di punizione esemplare da comminare ai due calciatori, mettendoli fuori rosa sino a fine stagione. Un’opzione che non ci sentiamo di escludere categoricamente per due motivi: il primo è che per quanto grave, l’episodio si è comunque concluso con pace e scuse pubbliche dei due protagonisti. Ma soprattutto adesso il Milan non può permettersi di perdere due calciatori titolari e fondamentali per il prosieguo della stagione, proprio in un reparto nel quale gli uomini sono praticamente contati. Siamo certi che Gattuso risolverà tutto, con il gruppo che da qui a fine stagione sarà ancora più unito di prima, pronto a lottare fino all’ultima sfida per ottenere la qualificazione alla prossima Champions League.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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