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Milan, Gattuso ora dovrà risolvere tre problemi

Gennaro Gattuso (©Getty Images)

MILAN NEWS – Il Milan ora deve correre subito ai ripari, approfittarne di in una sosta tutto sommato preziosa per leccarsi le ferite e riordinare idee ed energie. Gennaro Gattuso è stato chiaro: guai a mollare adesso, a demoralizzarsi. Il Diavolo deve reagire subito e con lo stesso impeto che ha portato ai 10 risultati utili consecutivi.

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Tuttavia – sottolinea La Gazzetta dello Sport oggi in edicola – per il tecnico rossonero ci sono tre campanelli d’allarme che vanno risolti quanto prima: correggere i difetti del motore rossonero potrà dare slancio per riprendere quota, ma al contrario si rischierebbero invece pericolosi atterraggi di emergenza. La prima falla del sistema, per esempio, si è aperta dopo appena 3 minuti. E a tradire nella gara dell’anno è stato proprio il reparto più affidabile in assoluto, ossia quella difesa che negli ultimi 10 turni era diventata la migliore della Serie A e tra le più rocciose d’Europa. Un muro talmente solido da lasciare Gianluigi Donnarumma imbattuto 8 volte su 14 da inizio dicembre alla vigilia del derby: sul gol di Matías Vecino, invece, ha sbagliato praticamente l’intera linea difensiva. E più che sugli automatismi del reparto, Rino ora dovrà martellare sull’atteggiamento di una squadra meno compatta di altre volte: “Non è stato tanto un problema di linea difensiva quanto di fase difensiva. Nelle ultime gare stavamo molto corti, sui 18-22 metri, e il gol con il Chievo era stato un errore, stavolta ce la siamo cercata”.

Un altro serio problema – puntualizza il quotidiano – è la fatica ormai conclamata del Milan contro le big. Negli incroci con le prime della classe, i rossoneri hanno infatti centrato i 3 punti solo a Bergamo ma senza convincere troppo. Stessa musica nel derby: i numeri premiano i milanisti per più palloni giocati degli avversari, 676 a 568, più cross, 26 a 12, più passaggi completati, 88.6% contro 88%, ma la manovra non ha ritrovato quella fluidità richiesta dall’allenatore dopo le ultime uscite. Le reti di Tiémoué Bakayoko e Mateo Musacchio, infatti, non a caso sono arrivate dagli sviluppi di calci piazzati. Bisogna quindi riattivare il gioco e anche Krzysztof Piatek: appena 17 i palloni toccati nella stracittadina, mai così pochi. All’asciutto per la terza volta dall’arrivo a gennaio, il polacco ha percorso 10.6 km alla ricerca della posizione e dei passaggi ma non è mai stato coinvolto nelle azioni d’attacco. Come sta succedendo sempre più spesso, sono mancati i rifornimenti dai compagni del tridente: Hakan Calhanoglu e Suso soprattutto. Ed è su queste tre basi che bisognerà ripartire per l’assalto finale alla Champions League.

 

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Pasquale Cacciola