Fischio finale allo stadio San Siro: Milan-Inter 2-3. Vittoria nerazzurra in un derby ricco di emozioni e gol, che però vede il Milan sconfitto e ritornare al quarto posto in classifica a meno due dall’Inter e più quattro dalla Roma.
Parte subito in salita il derby per i rossoneri padroni di casa: al 3′ va in vantaggio l’Inter con Matias Vecino su assist di testa di Lautaro Martinez. Troppo facile per l’uruguaiano segnare in solitaria a porta vuota. Reazione del Milan tardiva e poco incisiva. Un colpo di testa di Lucas Paquetà sfiora il palo alla sinistra di Handanovic, poi qualche tentativo sporadico dei rossoneri con due tiri da fuori di Paquetà e Calhanoglu. Rossoneri che non sono riusciti a mettere pressione costante agli avversari. Sono i nerazzurri a metà primo tempo ad andare vicini al raddoppio, ancora Vecino, la cui posizione da trequartista mette in difficoltà costante i ragazzi di Gattuso.
Nel secondo tempo il Milan parte anche peggio del primo, e subisce subito gol con De Vrij di testa. Poco dopo arriva la reazione del Milan, che di testa accorcia le distanze con Tiémoué Bakayoko. Il momentaneo 1-3 nerazzurro arriva con il gol su rigore di Lautaro Martinez: decisione di Guida molto dubbia nel contatto Castillejo-Politano. Il VAR non interviene, a differenza del cambio da rosso a giallo nel cartellino dato nel finale ad Andrea Conti. Al 69′, lite clamorosa Kessie-Biglia al momento della sostituzione dell’ivoriano. Accorcia ancora le distanze il Milan con Mateo Musacchio su mischia in area, 2-3. Il finale è tutto rossonero: vicinissimi al pareggio con Piatek di tacco, Castillejo di testa con miracolo di Handanovic, e a tempo quasi scaduto D’Ambrosio si immola a peso morto su tiro rasoterra di Cutrone a botta sicura.
Marcatori: 3′ Vecino (ass. Lautaro); 51′ De Vrij (ass. Politano); 57′ Bakayoko (ass. Calhanoglu); 67′ Lautaro (R.); 71′ Musacchio.
Ammoniti: Brozovic, Rodriguez, Romagnoli, Suso, Vecino, Gagliardini.
Espulsi: Spalletti.
MILAN: Donnarumma 6; Calabria 5,5, Musacchio 5, Romagnoli 5, Rodriguez 5 (Dal 58′ Cutrone ); Kessie 5,5, Bakayoko 7, Paquetà 5,5 (Dal 46′ Castillejo 6,5); Suso 5,5, Piatek 5,5, Calhanoglu 6.
Allenatore: Gattuso 6.
INTER: Handanovic 7; D’Ambrosio 7, Skriniar, 6,5 De Virj 6,5, Asamoah 6,5; Vecino 7,5, Brozovic 6, Gagliardini 6; Politano 6,5, Lautaro 7, Perisic 6,5.
Allenatore: Spalletti 6.
Donnarumma 6: non può nulla sui tre gol subito. Bravo a evitare il quarto, grande parata sul colpo di testa all’indietro di Romagnoli. Sale nel finale per colpire di testa, ma il cross di Calhanoglu è lunghissimo.
Calabria 5,5: troppo timido nel primo tempo, poche idee quando si trova il pallone tra i piedi. Viene preso da due avversari in occasione del primo gol subito. Meglio quando si sposta sulla sinistra, riuscendo ad essere più propositivo.
Musacchio 5: posizionato non in maniera impeccabile in occasione dei gol, male nel gestire la fase di pressing. Suo il gol che riapre per la seconda volta il derby.
Romagnoli 5: non la sua migliore partita, i cross continui degli avversari lo mettono in difficoltà. Le discussioni con l’arbitro per parecchie decisioni dubbie a suo avviso (e si becca anche il giallo, l’ennesimo stagionale, per proteste) non lo lasciano tranquillo.
Rodriguez 5: male in fase di costruzione, e poco cattivo in quella difensiva. Il primo gol nasce proprio dalla sua eccessiva passività.
(Dal 58′ Cutrone 6: dà vivacità all’attacco, anche se gioca pochi palloni. Nel finale suo il tiro secco e rasoterra sul quale si immola clamorosamente D’Ambrosio).
Kessie 5,5: in mezzo al campo alza i ritmi solo a momenti alterni, e spesso non è mai incisivo. Nessun inserimento offensivo pericoloso. Si sposta anche da terzino destro per circa dieci minuti, poi viene sostituito da Conti. La clamorosa lite con Biglia in panchina è tutta da capire: una sfuriata forse dettata dal nervosismo accumulato in campo.
(Dal 69′ Conti 5,5: non riesce a scatenare la sua velocità sulla fascia destra, nonostante davanti avesse tutti avversari potenzialmente stanchi. Si fa espellere da Guida, che però corregge giustamente in giallo dopo aver visionato il VAR).
Bakayoko 7: gioca da solo contro gli avversari e anche contro qualche compagno che gioca sempre sotto-ritmo. Da solo prova ad accelerare la manovra, e va anche in gol con un gran colpo di testa.
Paquetà 5,5: solo un tempo, ma a ritmi bassi e sempre infilato alle spalle da Vecino. In zona offensiva va vicinissimo al gol con un colpo di testa fuori di poco e un tiro parato da Handanovic. Al 30′ ha sentito un dolore alla coscia, come rivelato da Gattuso nel post-partita.
(Dal 45′ Castillejo 6,5: il suo ingresso da vivacità e velocità alla manovra. Lo spagnolo gioca prima trequartista, poi esterno di sinistra, ma riesce sempre a liberarsi dalla marcatura e prova a creare pericoli. Va vicinissimo al gol del 3-3 con un colpo di testa, parato di spalla da Handanovic).
Suso 5,5: inesistente per larghi tratti di gara, non riesce ad alzare i ritmi, liberarsi dalle marcature e creare pericoli. A metà secondo tempo trova più spazi e riesce ad incidere, ma più per demeriti avversari.
Calhanoglu 6: da esterno sinistro male, da centrocampista molto meglio. Addirittura si adatta a mediano nei due davanti la difesa. Potrebbe fare molto di più con la sua qualità, ma non è nemmeno fortunato in certe giocate.
Piatek 5,5: troppo spesso lasciato solo dai compagni, servito poco in profondità e sempre tenuto stretto dalla fisicità dei due centrali avversari. Va vicino al gol con un colpo di tacco nel secondo tempo, finito alto.
All. Gattuso 6: sovrastati dal ritmo all’inizio dei due tempi dall’Inter. Sofferte eccessivamente le imbucate di Vecino in primis, a livello qualitativo si doveva fare molto di più. Fortunatamente nella corsa alla Champions il Milan resta a +4 dalla quinta (la Roma), anche se viene scavalcata dall’Inter, ora a +2 e al terzo posto. Lo scontro Kessie-Biglia in panchina lo ha colpito, come dimostrano le sue parole nel post-partita.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it