Gattuso: “Milan, fai il salto di qualità. Domani non possiamo sbagliare”

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (foto AC Milan)

NEWS MILAN – Il Milan ritorna a giocare dopo una settimana di pausa, lo farà sabato sera sul campo del Chievo Verona ultimo in classifica. Sulla carta sfida abbordabile, ma ovviamente da non sottovalutare.

I rossoneri arrivano dalla vittoria sofferta contro il Sassuolo di De Zerbi. I clivensi, allenati da Domenico Di Carlo, venderanno cara la pelle nonostante la retrocessione in Serie B è ormai quasi completamente inevitabile. Il Milan ha dimostrato di poter soffrire contro squadre di medio-bassa classifica, e non può permettersi di sottovalutare l’impegno, soprattutto alla luce del terzo posto raggiunto nello scorso turno. Inoltre sarà la prima delle squadre impegnate nella lotta Champions League a scendere in campo. Gennaro Gattuso oggi, giornata di vigilia, ha presenziato in conferenza stampa a Milanello.

Vigilia Chievo Verona-Milan: la conferenza stampa di Gattuso

Sull’importanza della partita di domani: “C’è la consapevolezza che dobbiamo vincere. Non sarà una partita facile, faremo di tutto per vincerla. Hanno spensieratezza, giocano bene e dobbiamo stare attenti, dare battaglia e giocare bene tecnicamente. Non possiamo assolutamente sbagliare”.

Sui possibili cambi di uomini domani: “Se cambieremo qualcosa è perché quando fai 12 partite a giocarti qualcosa di importante, perdi non solo energie in campo ma anche mentali. Si spende sempre di più, qualcuno riposerà perché ne ha bisogno. Qualsiasi di loro può giocare dal primo minuto”.

Sul momento della Roma, rivale Champions, con l’esonero di Eusebio Di Francesco e l’arrivo di Claudio Ranieri: “Dispiace per il collega. E’ da tanti anni che allena con grandi risultati, mi dispiace per lui ma io penso alla mia squadra. Ho un bel rapporto con Eusebio, ma penso alla mia squadra. Ranieri? E’ un allenatore che ha fatto il miracolo sportivo con il Leicester in Premier League, ha allenato ovunque in giro per il mondo, ha conoscenze. Ha cambiato metodologia e sono contento sia arrivato qui”. 

Sulla poca lucidità offensiva rispetto alla fase difensiva: “Quando analizzo le partite vedo che Piatek scatta sempre in profondità, e spesso lo andiamo a cercare. Non dobbiamo arrivarci subito, altrimenti non siamo compatti. Valorizzare Krzys va bene, perché allunga, ma non subito, c’è più spazio per giocare palla a terra”. 

Sul momento di Jesus Suso: “Non fatica fisicamente credo. Avete lasciato Calhanoglu, e ora ricominciate con Suso… Ha il 30-35% sui nostri gol. Non tutti rendono sempre al massimo dall’inizio alla fine. E’ stato fermo 25 giorni senza allenarsi, a livello tecnico ci può far fare il salto di qualità. Non è un problema per me”. 

Sul recupero di Mattia Caldara, oggi convocato: “E’ a disposizione… e vediamo”.

Sulla paura di sbagliare visto il terzo posto: “Dobbiamo essere pronti. Abbiamo sempre inseguito, ora dobbiamo alzare l’asticella… A livello mentale e di lettura delle partite, dobbiamo fare il salto di qualità”. 

Sui cambi di allenatori in giro per l’Europa: “Io sono ancora in bilico, se perdo un paio di partite sono in bilico anch’io. Io oggi non penso al futuro, solo alla partita di domani. Conta solo il futuro del Milan, non il mio… L’anno prossimo posso essere ovunque, anche in Arabia Saudita. Poi vedremo”. 

Sul momento dell’Inter invece, in vista del derby della prossima settimana: “Ma secondo voi io penso a cosa succede a casa degli altri. Io faccio fatica a dormire per i pensieri miei. Guardo solo a casa mia, a dare equilibrio allo spogliatoio, mantenere tranquillo l’ambiente. Comunque l’assenza di Icardi ha rafforzato l’Inter, ma penso solo a noi”. 

Sui punti di forza del Milan rispetto agli avversari, e viceversa: “Domanda difficile. Pensiamo alle cose che facciamo bene, e non perdere energie. Dobbiamo recuperare, stare uniti, pensare al collettivo e non pensare agli altri. Voglio dedicare tutto il tempo alla mia squadra. Stare qui dentro con allegria, non con apprensioni. Lavoriamo con serietà, senza altri pensieri, prepariamo partita dopo partita e poi vedremo dove arriveremo”. 

Sul “senso della grandezza” di cui parlava Arrigo Sacchi: “Da allenatore non ho senso della grandezza. In Europa devo migliorare. La grandezza del Milan non dobbiamo mai dimenticarla, per questo quando si indossa questa maglia si prova più tensione del solito. Dobbiamo migliorare le due fasi, non solo la difensiva. Abbiamo le qualità per fare bene anche davanti, abbiamo il dovere di migliorare questo aspetto qua”. 

Sulla vicinanza del derby: “Domani non serve pensare al derby, ci sono sempre tre punti in palio. Se domani le cose vanno male ci fanno a fettine, prepararla bene e giocarla al massimo. Abbiamo sempre faticato con le piccole, quindi rispetto al massimo e concentrazione. Ajax? Dietro c’è una scuola, niente è improvvisato. Da tanti anni adottano certe metodologie. Voi vi sorprendete, due anni fa avevano già fatto una finale di Europa League con i ’99, per noi sono ragazzini invece. Si guarda a come lavora l’Ajax su tante cose, sono molto interessanti”. 

Su Hakan Calhanoglu, andato martedì in Germania: “Tu sei fissato con le conferenze stampa, su 35 mi hai chiesto sempre di Calha. O ti ricorda qualcuno che da piccolo ti ha picchiato (ride, ndr). Ora ti rispondo. A sinistra gioca Laxalt terzino. Siamo contenti di Hakan, è stato due giorni in Germania con la moglie, siamo contenti. Vediamo se domani gioca”. 

Un anno fa la sfida contro l’Arsenal: “In questo momento tutta la squadra è cresciuta, tutti i singoli a livello caratteriale, tecnico, mentale. Tanti ragazzi non erano in buon momento, ora vengono tante squadre a visionarli. Dobbiamo essere orgogliosi, ma dobbiamo crescere perché siamo giovani e abbiamo tanti margini di miglioramento”. 

Su Lucas Biglia, e la possibilità di giocare domani da titolare: “Vediamo. Ci provate… Io mando la gente a spiare gli altri, figurati se vi do indizio a voi. Lucas ha giocato due spezzoni, domani valutiamo”.

Sulla condizione di Cristian Zapata: “La società aveva proposto un altro anno di contratto, poi decide lui. Gli mancano due blocchi di lavoro per toccare le alte velocità, se li passerà sarà a disposizione settimana prossima”. 

Sul derby Lazio-Roma e sulla Coppa Italia: “Conosco il valore della Lazio, mi son tenuto il pareggio di Coppa, avete fatto il paragone con la buonanima di Nereo Rocco. Non devo convincermi di quel che vedo con i risultati degli altri con altre squadre”. 

Ultima domanda sulla scuola di attaccanti polacca: “Non è solo la scuola degli attaccanti. Hanno esterni offensivi da far girare la testa. Negli ultimi anni son cresciuti tutti. Ci sono più di 17 giocatori polacchi in Italia, è gente che non si lamenta mai. Cultura del lavoro, niente lamentele e poche chiacchiere. Hanno cambiato il loro modo di tenere il campo. Mi piace molto il loro modo di vivere questo sport. Parlano poco e lavorano tanto. C’è grande disciplina”.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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