Milan, serve un Diavolo più bello e che voli sulle fasce

Hakan Calhanoglu Jesus Suso
Hakan Calhanoglu e Jesus Suso (©Getty Images)

MILAN NEWS – Il Milan vince ma non convince del tutto. Il podio è conquistato, la difesa è blindata, ma c’è ancora un qualcosa che non va ed è l’attacco. Come infatti sottolinea La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, di questo passo, ossia senza ritrovare l’ispirazione di un tempo, sarà dura difendere il terzo posto.

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Serve uno sprint in attacco oltre all’impegno e ai goal di Krzysztof Piatek. Anche lo stesso Gennaro Gattuso lo ha riconosciuto: “Continuando a giocare così non riusciremo a vincere tante partite, non vorrei che l’attenzione sulla fase difensiva ci abbia portato a tralasciare qualcosa in avanti”. Sono appunto lontano i giorni in cui il Diavolo, nei primi 10 turni di Serie A, viaggiava come il terzo attacco del campionato superato solo da Juve e Napoli. Quella squadra divertiva e la coda di estimatori per il gioco espresso aumentava partita dopo partita, però poi la difesa era continuamente bucata: praticamente l’opposto al Milan di oggi.

Il problema dell’appannamento – assicura la rosea – non è di natura tecnica, anche perché nell’ossatura non mancano certo elementi portati al palleggio e alle giocate di fantasia. Il punto semmai sta nel momento di sofferenza di Suso e Hakan Calhanoglu: mentre dal numero 10 rossonero erano giunti sprazzi di ripresa, l’infiammazione al pube non dà tregua allo spagnolo dallo scorso dicembre e ne ha inevitabilmente condizionato il rendimento. Il gol al fantasista di Cadice manca dal metà gennaio, l’assist addirittura da novembre. Ed è sempre per questo motivo che Piatek anche ha rallentato il suo score: bisogna riaccendere la luce, quanto prima. La prossima sfida di Rino è già tracciata: una squadra più bella e che torni a volare sulle ali.

 

 

Redazione MilanLive.it

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