La nostra consueta rubrica è solita analizzare la prestazione di uno dei migliori o peggiori del Milan dopo ogni partita di campionato o coppa. Ieri si è giocata Milan-Sassuolo, che ha visto i rossoneri trionfare per 1-0.
In assenza di giocatori decisivi in zona gol, e con l’ennesima partita chiusa a reti inviolate, era giusto premiare un giocatore che sin qui ha sempre lavorato in silenzio, senza protagonismi o parole fuori posto: Mateo Musacchio. Peraltro l’argentino ieri ha assaporato la gioia del primo gol in rossonero, poi assegnato a Lirola in quanto suo il tocco decisivo verso la porta. Il pubblico ha urlato il suo nome in occasione del vantaggio milanista, dunque a prescindere dalla reale assegnazione del gol, resta l’emozione. Un premio importante per Musacchio, messo spesso a dura prova dalle critiche nei suoi confronti già dalla scorsa stagione quando arrivò pagato a caro prezzo dal Villarreal ma giocò meno del previsto in quanto chiuso da Leonardo Bonucci. In questa stagione però, pian piano si sta prendendo le sue rivincite.
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Ieri in Milan-Sassuolo la sua prova è stata molto positiva, e visto il forcing offensivo degli avversari, è emersa la sua bravura in copertura per tutti i 90 minuti. Sin qui ha giocato con continuità visti gli infortuni di Zapata e Caldara, ed è proprio questa continuità ad avergli dato la sicurezza che in ogni partita mostra.
Musacchio, insieme a Romagnoli e Donnarumma, ha blindato letteralmente la difesa milanista. I numeri sono pazzeschi, e vanno oltre ogni proiezione: soltanto 3 gol subiti in 11 partite (contro Juventus, Roma e Atalanta), il dato migliora se consideriamo anche il mese di dicembre. Il segreto però non è solo dei tre sopracitati, o del quartetto difensivo, ma va ovviamente esteso a tutta la squadra, con il lavoro di pressing e ripiegamento degli attaccanti, e l’interdizione dei centrocampisti.
Ieri Musacchio si è particolarmente distinto rispetto ai suoi compagni, esaltato anche dal gol (poi assegnato a Lirola) nella quale c’è comunque il suo zampino. Gattuso avrebbe preferito che la linea difensiva si fosse alzata di più in certe occasioni, il che è certamente uno degli aspetti sui quali Mateo e compagni devono migliorare.
Nel post-partita si è anche dimostrato lucido nell’analizzare il momento, cosa affatto non semplice vista la tensione e l’apprensione avuta nel corso del match: “Champions più vicina? Andiamo piano. Pensiamo partita per partita, l’importante era vincere. L’abbiamo fatto, nonostante le difficoltà della serata. Stiamo bene. Dobbiamo continuare a lavorare e a migliorare. Adesso stiamo raccogliendo ottimi risultati e bisogna proseguire su questa strada”.
Mateo Musacchio e compagni sanno benissimo che non possono abbassare la guardia, anche perché le dirette avversarie sono pronte ad approfittare di ogni passo falso. Adesso la squadra avrà due giorni di riposo, con Musacchio che potrà godersi a tempo pieno la famiglia, con la sua bellissima compagna Irene e i suoi due gemelli. Martedì si tornerà a faticare a Milanello per preparare la trasferta contro il Chievo Verona.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it