NEWS MILAN – E’ la vigilia di Milan-Sassuolo e Gennaro Gattuso ha sostenuto la consueta conferenza stampa dal centro sportivo Milanello. Il mister si aspetta una grande prestazione e una vittoria che sarebbe fondamentale nella corsa Champions League.
La squadra viene dallo 0-0 sofferto contro la Lazio in Coppa Italia, dopo aver battuto 3-0 in campionato l’Empoli. I rossoneri in questo 2019 sono imbattuti in Serie A e sono reduci da tre successi consecutivi. L’intento è di proseguire questa striscia vincente, anche se i ragazzi di Roberto De Zerbi non vanno per niente sottovalutati.
Gattuso nella conferenza stampa pre Milan-Sassuolo
Gattuso nella conferenza stampa alla vigilia di Milan-Sassuolo ha così esordito: «I tifosi si convincono con le prestazioni e i risultati. Anche a Roma contro la Lazio volevo ringraziarli, erano in 5mila all’Olimpico. E’ stato qualcosa di importante. Dobbiamo essere bravi domani, dobbiamo partire col piglio giusto e la giusta mentalità. Sarà fondamentale per noi, non dobbiamo pensare al derby».
Il mister parla poi del dispendio energetico della squadra, minore rispetto a un anno fa: «In estate abbiamo fatto un lavoro importante a livello fisico, ora stiamo bene. Non dobbiamo pensare a cosa ci stiamo giocando, mancano 14 partite che sono 14 finali. Vanno preparate con voglia e concentrazione, pensando settimana per settimana. Poi vedremo cosa succederà».
Rino prosegue parlando del Sassuolo, avversario temibile, e della settimana del gruppo: «Conosco De Zerbi molto bene. L’anno scorso ho fatto solo un punto contro di lui. So che calcio gli piace. Ha giocatori importanti e sanno giocare il calcio che vuole lui. Serve attenzione, sono organizzati e giocano bene. Possono fare male, bisogna prepararla come se giocassimo con una grande squadra. In settimana abbiamo speso tanto, abbiamo faticato tecnicamente. Non abbiamo sviluppato come volevamo con la Lazio. Bisogna avere continuità nella fase difensiva e nel gioco».
Si passa a Jesus Suso, in calo da mesi come rendimento: «Sono robe di voi giornalisti… Ci sta che un giocatore abbia un momento di appannamento, va aiutato e metterlo nelle condizioni migliori. Non è un problema per me. E’ stato un mese fermo e qualcosa a livello fisico-tecnico sta pagando. Ha le qualità per darci una mano, deve stare tranquillo e lavorare».
Gattuso parla anche di Alessio Romagnoli, accostato a big europee: «Giocatore importante, deve continuare a crescere perché ha ancora margini di miglioramento. Fa piacere quando le grandi mettono gli occhi addosso ai nostri, però lui è felice al Milan ed è orgoglioso di essere capitano. Rimarrà al Milan».
Delicata situazione per Patrick Cutrone, ma il mister si esprime così: «Deve lavorare con entusiasmo e voglia. Con l’Atalanta ha giocato 25 minuti, poi anche con l’Empoli. Deve pensare a lavorare. Ora giochiamo con una punta sola, il lavoro poi paga sempre. Non è un problema per me. Se uno ha il muso significa che ci tiene. L’importante è rispettare le persone del Milan e lui non ha mai sbagliato. Deve continuare a lavorare».
Krzysztof Piatek non ha segnato con la Lazio, nessuna preoccupazione: «A volte capita di non trovare la via del gol. E’ sorridente e sta bene coi compagni, si impegna sempre. L’ho visto uguale anche dopo il mancato gol con la Lazio».
Si parla di André Silva, che al Siviglia sta faticando a segnare da un po’: «Anche con Locatelli ho fatto di tutto per farlo rimanere, poi vanno rispettate le decisioni dei giocatori. André Silva è giovane e ha margini di crescita, ha fatto una scelta da rispettare. Se lo riprenderei? Chiedete alla società, ora lui sta giocando a Siviglia e c’è un diritto di riscatto. Vedremo. Ho sempre pensato che avesse cose interessanti anche se giocava poco».
Rino accostato a Nereo Rocco dopo lo 0-0 di sofferenza contro la Lazio: «L’Atletico Madrid ci gioca da 5-6 anni, ha vinto una Liga e fatto due finali di Champions. Di che parliamo? Va bene tutto. Con la Lazio abbiamo fatto bene difensivamente e abbiamo sbagliato tecnicamente, ci può stare. Non è vero che abbiamo preparato la partita per pareggiarla. Ci piace essere corti e che tutti si sacrifichino. Sono orgoglioso del paragone con Rocco, ha scritto la storia ed è stato il primo italiano che ha vinto la prima Coppa dei Campioni».
Lucas Biglia sta rientrando piano piano, però sarà dura riprendere un posto da titolare: «Bravi i ragazzi a migliorare tatticamente e tecnicamente. Biglia era ed è importante, in questi mesi le dinamiche sono cambiate e lui è stato fermo. Va messo in condizione di fare al massimo. E’ entrato nelle ultime due partite, deve continuare su questa strada. Lo voglio leader anche in panchina».
Possibilità di arrivare al derby con l’Inter con una classifica migliore: «Non sono un mago, non prevedo il futuro. Pensiamo al Sassuolo ora, poi al Chievo. Vedremo con che classifica arriveremo al derby».
Situazione di Mattia Caldara: «Oggi si è allenato con la Primavera e domani giocherà con loro 50-55 minuti. Viene da 4 mesi di stop, vedremo. Spero di dargli la possibilità di giocare, vediamo come va il test domani e poi valuteremo».
Capitolo Lucas Paquetà: «Ha giocato tanto e penso che debba riposare un po’. Si preoccupa troppo quando deve rincorrere e difendere, deve essere più naturale nel fare le due fasi. Con palla al piede è tranquillo e spontaneo, quando deve pensare alla fase difensiva è più preoccupato. Ci sta e può migliorare».
Cristian Zapata non ci sarà in Milan-Sassuolo: «Non lo convocherò. L’ultima risonanza è positiva, due giorni fa ha iniziato a lavorare in palestra e a corricchiare. Servono altri 4-5 giorni per vedere se può allenarsi con noi».
Il punto su Franck Kessié, uscito per infortunio contro la Lazio in Coppa Italia: «Vediamo, ieri ha fatto la prima parte di allenamento e gli dava un po’ fastidio. Ha una muscolatura importante, serve più tempo per smaltire la botta. Oggi valuteremo se è a disposizione».
Infine Gattuso ha parlato della maturazione del gruppo: «Dopo tante partite si può dire che siamo cresciuti. L’anno scorso eravamo fragili e non riuscivamo ad avere continuità, adesso ce l’abbiamo e dobbiamo continuare così. Verso fine campionato potrò dire se siamo effettivamente maturati. Bisogna continuare ad avere voglia».
Matteo Bellan