Milan, buon compleanno a Donnarumma: così Gigio è rinato

Gigio Donnarumma AC Milan
Gianluigi Donnarumma (©Getty Images)

MILAN NEWS – Buon compleanno a Gianluigi Donnarumma. Perché il fenomeno del Milan, che man mano si sta finalmente riaffacciando ai suoi veri e altissimi livelli, compie oggi 20 anni.

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Adolescenza appena conclusa e già 152 presenze con la maglia del Diavolo. Tutto è iniziato il 25 ottobre 2017, quando un temerario Sinisa Mihajlovic preferisce un giovanissimo talento al posto di un non impeccabile Diego Lopez malgrado il suo blasone da ex Real Madrid. E così l’estremo difensore stabiese fa il grande debutto a San Siro all’età di 16 anni, 6 mesi e 12 giorni: tra i portieri, solo Gianluca Pacchiarotti ha fatto le cose ancor più precocemente debuttando nel 1980 a 16 anni, 6 mesi e 2 giorni. Da lì c’è il via un exploit assoluto e un’ascesa a tratti anche sorprendente, finché Donnarumma junior non si inceppa causa rinnovo e tentennamenti vari. In quel periodo, dove Mino Raiola ha provato a fare il suo classico gioco, non solo è stato attaccato ferocemente da una tifoseria che l’ha definito a più riprese mercenario, ma la situazione gli ha anche tolto serenità in campo condizionandolo pesantemente con diversi errori gravi.

Il peggio però è passato, ed ormai è tutto solo un lontano ricordo. Come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, nella metamorfosi avventura, va considerato anche il nuovo equilibrio privato raggiunto dal giovane portiere. Nell’ampia casa di City-Life, infatti, il classe 99 non spende più le sue giornate davanti ad interminabili partite alla playstation o con altri passatempi simili, ma adesso seguendo l’esempio di una fidanzata diligente che ancora studia. Così dopo il famigerato diploma da ragioniere duramente ottenuto, il baby rossonero ha da qualche mese ingaggiato un insegnante d’inglese. Un modo non solo per poter parlare con l’Ad Ivan Gazidis, ma anche per superare i suoi limiti e portarsi al passo in una dimensione che per lui presto diventerà quotidiana. Anche il cambio di preparatore lo ha spronato a rivedere le sue abitudini. Il rapporto con Valerio Fiori – sottolinea il quotidiano – è più diretto e professionale rispetto a quello che lo legava ad Alfredo Magni, il quale aveva quasi il ruolo di tutor con tanti, soffocanti, divieti. Ora invece è tutto più fluido e lineare. Serve solo la ciliegina sulla torta: il ritorno in Champions League.

 

 

Redazione MilanLive.it

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