NEWS MILAN – E’ la vigilia di Atalanta-Milan e, come di consueto, Gennaro Gattuso sostiene la conferenza stampa (ore 12:30) del centro sportivo di Milanello. Quella di Bergamo è una sfida molto importante nella lotta Champions League, uno scontro diretto.
I rossoneri occupano il quarto posto in classifica, hanno un punto in più della squadra di Gian Piero Gasperini. Vincere domani sarebbe fondamentale per la stagione del Milan. Ovviamente non sarà semplice, considerando che i nerazzurri vivono un momento molto positivo e venderanno cara la pelle di fronte al proprio pubblico. Il Diavolo dovrà fare una prestazione di alto livello per strappare i 3 punti alla Dea.
Gattuso ha esordito in conferenza stampa con le seguenti dichiarazioni: «Domani ci vuole l’elmetto. Giochiamo con una squadra che è una realtà del calcio italiano. Hanno fisicità e qualità, serve fare una grande partita. E’ positivo per i ragazzi che siano venuti dei grandi ex campioni a Milanello. Abbiamo lavorato con serietà e dobbiamo continuare a farlo. Mi piace lo spirito di allegria, ma domani serve grande carattere per affrontare l’Atalanta».
Rino prosegue a parlare di Atalanta-Milan, match complicato e importante in chiave Champions League: «Abbiamo la nostra idea su come affrontare la gara di domani. Bisogna farsi trovare pronti, bisogna essere bravi a contrastarli e a tenere botta. Serve giocare bene. Hanno giocatori di grande qualità. Bisogna fare bene tutte e due le fasi. Queste partite servono a portare miglioramenti, fanno raggiungere maggiore esperienza. Atalanta difficile da affrontare, però per crescere i giocatori devono passare attraverso queste gare».
Si parla poi della crescita di Davide Calabria e Ricardo Rodriguez: «Hanno passione e voglia di lavorare. Noi proponiamo e loro sono disponibili a migliorare. Non ci sono intoccabili, tutti devono stare sul pezzo e non mollare. Qualcuno può avere momenti negativi e serve farsi trovare pronti».
Ancora sulla sfida contro la formazione di Gasperini: «Il calcio che fa l’Atalanta lo fa solo l’Atalanta, è una squadra unica. Noi siamo facendo bene tecnicamente e dobbiamo continuare così. Domani partita fondamentale, però serve essere sereni perché ne mancano tante alla fine del campionato. Loro hanno doti per metterci in difficoltà».
In seguito si parla di Krzysztof Piatek, grande impatto sul Milan: «Me l’aspettavo. Non ama tanto parlare. A volte mi sembra che si stufi di fare il riscaldamento, ha voglia di giocare. Anche in allenamento. Forse sono simili lui e Duvan Zapata. Noi ci teniamo il nostro, però sappiamo che Zapata vive un grande momento. Serve fare attenzione».
Capitolo Alessio Romagnoli, capitano del Milan che sta facendo decisamente bene in questa stagione: «Un capitano giovane, penso che sta crescendo molto come leader. Si fa rispettare, è coerente quando parla e deve continuare così. Serve responsabilità per indossare la fascia e Alessio ce l’ha».
Gattuso si esprime sul calendario del campionato, considerato favorevole dopo il match contro l’Atalanta: «Le partite bisogna giocarle, non ce ne sono di facili. Pensiamo a domani, abbiamo di fronte una squadra forte ma non è la partita della vita. Serve giocare con criterio, oltre che con voglia. Cerchiamo sempre di partire forte, facendo pressione alta. Fisicamente stiamo bene e bisogna capire cosa fare per mettere gli avversari in difficoltà. L’Atalanta pressa tanto. Domani bisognerà spendere tante energie. Serve una partita importante fisicamente e tecnicamente».
Il significato di una vittoria eventuale a Bergamo, il mister risponde: «Sarebbe un segnale incredibile vincere, però la strada è comunque lunga. Vincere a livello mentale sarebbe importante sicuramente. Dobbiamo essere bravi, loro hanno una mentalità e giocano nello stesso modo da anni. Corrono, ma hanno qualità tecniche importanti».
Gattuso prosegue la conferenza stampa così: «La squadra sta bene. Ieri Abate non c’era per un virus e non si è allenato, gli altri stanno bene. Stiamo facendo anche cose diverse. C’è un perché do un giorno libero, serve recuperare visto il lavoro che facciamo. Questa gestione sta portando frutti».
Elogi per Gasperini, collega esperto che sfiderà domani: «Gasperini mi piace come allenatore, fare quello che fa lui è difficile. Pochi riescono a fare giocare questo tipo di calcio. Ha iniziato al Genoa ed è bello questo calcio, serve avere conoscenza. Si fatica a fare copia-incolla».
Rino parla del gol di Lucas Paquetà spiegando l’importanza degli inserimenti dei centrocampisti: «Quando giochi 4-3-3 l’inserimento delle mezzali è fondamentale. Sono bravi sia Paquetà che Calhanoglu a cambiarsi le posizioni. Bisogna farlo ancora di più, ci sono squadre che lo fanno molto bene, Atalanta inclusa. Con le qualità di Paquetà e Kessié possiamo fare tutto meglio».
In seguito si passa a Jesus Suso, giocatore che può rinnovare il contratto: «E’ uno che merita, però sono cose che deve vedere con il club. C’è grande rispetto per Jesus, sta dando tanto. Si è messo a disposizione dopo essere stato fermo 25-30 giorni, ora ha una gamba molto importante».
Il rientro di Lucas Biglia cosa si può eventualmente cambiare in mediana: «Si può far giocare Bakayoko mezzala, Biglia è meglio che giochi centrale per le sue caratteristiche».
Atalanta molto più produttiva sui calci piazzati rispetto al Milan: «Ci alleniamo sempre sui calci piazzati. I difensori dell’Atalanta non segnano solo in quelle situazioni, si portano avanti. Non sono contento, facciamo il solletico quando battiamo un angolo. Mancano veemenza e convinzione. Gli avversari sono più cattivi. Voglio molto di più, ci alleniamo forse troppo in questi mesi sui calci piazzati. Centimetri e piedi nuovi non mancano».
Gattuso spiega cosa affascini dell’ambiente rossonero: «La cosa che affascina è la storia della società, le persone che ci lavorano, come ti tratta il club, cosa provi entrando a Milanello e a San Siro, l’organizzazione. Quando i giocatori vengono qui notano tutto questo. Dobbiamo migliorare ancora. C’è il dovere di riportare il Milan in alto».
Infine il tecnico rossonero parla del gruppo, dicendosi soddisfatto della situazione: «La fortuna di un allenatore è avere 7-8 giocatori che ogni giorno rompono le scatole. Non può parlare sempre l’allenatore, già lo fa in partita. I gruppi importanti nascono dal rispetto, dal non portarsi rancore. Sono contento, i ragazzi si stanno assumendo le loro responsabilità e dobbiamo proseguire così».
Matteo Bellan