NEWS MILAN – Una terribile macchina da guerra chiamata Krzysztof Piatek. Tempo un mese, un impatto tremendo nel mondo del Diavolo, e il Milan ha già risolto il problema goal di cui soffriva dannatamente nell’ultimo periodo. Subito due big match, immediatamente tre reti pesanti che potrebbero indirizzare una stagione: prima una doppietta tremenda al Napoli di Carlo Ancelotti, poi la rete all’Olimpico contro la Roma preziosissima in chiave qualificazione Champions League.
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Come sottolinea l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, una nota di merito va anche a Lucas Paquetá. Perché il polacco ha trovato nel brasiliano un fidato alleato: prima lo ha ispirato sul 2-0 in Coppa Italia con un lancio dalle retrovie, poi all’Olimpico anche ha ricevuto un suo assist per gonfiare ancora la rete. Così l’all’in di Elliott Management Corporation per il ritorno in Europa funziona e fa ben sperare.
Da quanto mancava a Milanello un centravanti capace di capitalizzare in modo così totale? E’ questo il quesito che si pone il quotidiano oggi in edicola. C’è in particolare una statistica che evidenzia i ritmi disumani di Piatek in quest’annata: tra i quattro giocatori dei cinque principali campionati europei che hanno segnato almeno 22 gol in stagione, l’ex KS Cracovia è quello che ha giocato meno partite ossia 24 partite. La classifica dei bomber vede infatti Kylian Mbappé con lo stesso numero di reti ma con una gara in più, Roberto Lewandowski con 24 centri in 27 presenze e Lionel Messi con 27 partite e 29 gol. La media rossonera è da urlo: un gol ogni 61 minuti, ovvero uno ogni 26 palloni giocati. Numeri da predestinato, da uomo Champions. E se il buon giorno si vede dal mattino…
Redazione MilanLive.it
