Fischio finale allo Stadio Olimpico, Roma-Milan 1-1. Un gol per tempo: la sblocca Krzysztof Piatek, poi pareggia Nicolò Zaniolo.
Partita vivace sin dai primi minuti, con i padroni di casa più spigliati e vogliosi di far male. Poi i rossoneri riescono a prendere le misure e cominciano a tessere la tela che porterà al vantaggio firmato Krzysztof Piatek su assist superbo di Lucas Paquetà che prima conquista palla, poi dribbla all’interno l’ingenuo Karsdorp: sul primo palo il pistolero polacco brucia letteralmente sul tempo Fazio e devia in rete. Seguono tre miracoli di Gianluigi Donnarumma su Zaniolo prima, poi su Schick e Dzeko nella stessa azione.
Secondo tempo che si apre con il pareggio immediato di Nicolò Zaniolo, che sfrutta un errore di Musacchio e una deviazione di Donnarumma. Il Milan abbassa il baricentro e non riesce a ripartire. La Roma crea pericoli ancora su calci piazzati, con Edin Dzeko che svetta e Donnarumma risponde con un miracolo, l’ennesimo della sua partita. Successivamente anche un palo colpito da Lorenzo Pellegrini, a Gigio battuto. Nel finale i rossoneri riescono a mantenere il possesso palla e provano ad impensierire gli avversari. Contatto dubbio in area di rigore giallorossa tra Kolarov e Suso. A 10 minuti dalla fine grandi polemiche dei rossoneri per un fallo di Pellegrini (già ammonito) su Suso: l’arbitro Maresca fischia fallo ma sorvola sul potenziale doppio giallo. Intorno al 90′ bella occasione di Diego Laxalt su assist di Castillejo, bravo Olsen a rispondere. Il Milan prende un punto da una trasferta insidiosa, contro una Roma ferita dai 7 gol in Coppa Italia subiti ma vivace e combattiva. Guadagnato un punto sull’Inter, ora a meno 4, e le distanze con la Roma (+1) restano invariate.
Marcatori: 26′ Piatek (ass. Paquetà); 46′ Zaniolo.
Ammoniti: Manolas, Zaniolo, Suso, Kolarov, Pellegrini, Paquetà.
Espulsi: /
ROMA: Olsen 6; Karsdorp 6, Manolas 6, Fazio 5, Kolarov 6; Pellegrini 6, De Rossi 7; Schick 6,5, Zaniolo 6,5, Florenzi 5,5; Dzeko 6.
Allenatore: Di Francesco 6.
MILAN: Donnarumma 8; Calabria 6,5, Musacchio 5, Romagnoli 6,5, Rodriguez 6; Kessié 6, Bakayoko 6, Paquetà 6,5 (Dal 78′ Castillejo 6); Suso 5,5 (dall’87’ Laxalt 6,5), Piatek 7 (Dall’87’ Cutrone s.v.), Calhanoglu 6.
Allenatore: Gattuso 6.
Donnarumma 8: nel primo tempo compie tre parate surreali. Prima su Zaniolo alla sua sinistra su tiro rasoterra, poi su Schick di spalla Gigio riesce ad allungarsi sul secondo palo e sulla respinta è miracoloso anche su Dzeko in uscita. Nella ripresa salva anche sul suo compagno Musacchio, poi il gol di Zaniolo è inevitabile. Successivamente fa un altro miracolo, ancora parando alla sua sinistra, su colpo di testa di Dzeko da angolo. Fantastico Gigio stasera, peccato che dopo questa prova ci si porti a casa soltanto un punto, ma poteva andar peggio.
Calabria 6,5: attento nelle chiusure difensive e nelle diagonali. Musacchio nel primo quarto d’ora gli da poche certezze ed è costretto ad arretrare più del dovuto.
Musacchio 5: prova insufficiente del centrale argentino, insicuro sin dall’inizio su certe situazioni di gioco. Incerto anche in occasione del gol avversario. Impacciato nella gestione del possesso palla, dove non riesce a far emergere le sue buone qualità.
Romagnoli 6,5: come sempre il Capitano dà sicurezze ed equilibri alla squadra. Gestisce bene la prepotenza fisica di Dzeko, anche se il bosniaco svaria spesso sul fronte offensivo e crea comunque insidie.
Rodriguez 6: potrebbe contenere meglio Karsdrop nella ripresa. Lo svizzero è sempre compassato e dà l’impressione di dare il minimo indispensabile in campo. Probabilmente è solo un’impressione dovuta al suo atteggiamento. Bravo nella gestione del possesso palla.
Kessié 6: l’ivoriano occupa spesso la fascia di Suso in zona offensiva, con lo spagnolo che si accentra da trequartista. Potrebbe dare molto di più in avanti, ma le qualità tecniche per certe giocate sono limitate. Riesce ad aiutare poco Calabria e Musacchio, e in interdizione non legge alcune imbucate avversarie.
Bakayoko 6: in fase di interdizione nulla da dire, mentre in fase di costruzione oggi meno lucido del solito. La Roma capisce alcune sue giocate e lo pressa con ferocia, ed in un paio di occasioni pericolose lo induce all’errore. Gattuso lo avvisa di giocatore a due tocchi, ma spesso fa di testa sua rischiando troppo.
Paquetà 6,5: il brasiliano è il punto di forza in mezzo al campo quando c’è da creare pericoli. In occasione del primo gol pressa il terzino avversario, ruba palla, lo affronta, lo supera e serve l’assist decisivo a Piatek. Non si limita a fare il minimo indispensabile. Peccato si spenga nella ripresa, anche se Pellegrini lo ferma con entrambe le mani da terra per fermare una sua ottima ripartenza da zona centrale.
(Dal 78′ Castillejo 6: buon impatto in termini di freschezza, ma poteva dare molto di più nell’attaccare la difesa avversaria).
Suso 5: prova incolore dello spagnolo, troppo lento ogni volta che riceve palla. Aiuta ma non troppo in difesa, anche se si prende un cartellino generoso al primo fallo. Si intestardisce troppo nel tirare da fuori, anche su punizione.
(Dall’87’ Laxalt 6,5: ha l’occasione della vittoria al 90′ su assist di Castillejo, salta Santon ma il suo destro non è efficace per battere Olsen).
Calhanoglu 6: si muove bene senza palla, creandosi lo spazio per ricevere il passaggio. Peccato che quando riceve palla non riesce mai a mettere la qualità che in potenza ha nei piedi e nella testa.
Piatek 7: ancora gol per il polacco, in anticipo su Fazio, dopo grande giocata di Paquetà. Il pistolero spara ancora all’Olimpico, dopo i due gol a Lazio e Roma, stavolta riesce a portare a casa un punto a differenza delle precedenti partite con il Genoa. Riceve pochi palloni giocabili nei piedi, mentre il lavoro che fa andando in profondità è straordinario e mette i brividi a tutta la retroguardia avversaria.
(Dall’87’ Cutrone s.v.).
All. Gattuso 6: il ritorno di Lucas Biglia alzerà per forza di cose il baricentro in certe situazioni di gioco. La squadra dà l’impressione di subire troppo le iniziative avversarie, e le tante palle gol salvate da Donnarumma ne sono le prove. I cambi nel finale, soprattutto Castillejo e Laxalt, danno freschezza e velocità ma resta la poca concretezza in zona gol.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it