Gasperini: “Obiettivo Europa. Io al Milan? Percassi mi vuole bene…”

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini (©Getty Images)

MILAN NEWS – Anche l’Atalanta sfida il Milan per la Champions League, e “fa paura” come ammesso proprio da Gennaro Gattuso. Il tecnico dei bergamaschi, Gian Piero Gasperini, ha parlato anche di questo nel corso di un’intervista a Tuttosport.

Nonostante l’inferiorità tecnica ed economica, l’allenatore piemontese non si pone limiti: “In questo monento siamo otto squadre in pochi punti, per cui dobbiamo tutti pensare ad arrivare in Europa. Che Milan, Lazio, Roma, Atalanta, Fiorentina, puntino all’Europa è una cosa evidente. La sorpresa sarebbe se ci arrivasse il Parma. Adesso siamo tutti lì, ma da febbraio la classifica comincerà a sgranarsi. Noi siamo in un bel momento, giochiamo con fiducia. Facciamo un sacco di gol e siamo il miglior attacco, addirittura davanti alla Juve. Come mentalità, come modo di stare in campo, non possiamo fare tanto di più. Possiamo avere ancora una evoluzione dal punto di vista tecnico. Allenandosi ci si può migliorare tecnicamente, aumentando la fiducia nelle giocate, nel controllo della palla, nel calciare in maniera ancora più precisa. Se acquisti fiducia, puoi ancora crescere”.

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In vista di Milan-Napoli di stasera, intanto, c’è grande tensione, causa gli scontri dello scorso 26 dicembre e la questione legata a Kalidou Koulibaly: “Sono due discorsi differenti. Prima della partita ci sono stati gli scontri, a due chilometri dallo stadio, che hanno riguardato pochi e devono essere di competenza delle forze dell’ordine. Gli ululati invece riguardano più persone, ma secondo me non c’entrano nulla col razzismo. Il razzismo è un’altra cosa, quello è più che altro un problema di educazione. Gli ululati sono come le offese, e sapessi quante ne ho sentite – il coro figlio di…, quando è andata bene – rivolte ai grandi giocatori. Quante ne hanno sopportate Del Piero o Totti? Io penso che sia un modo, deprecabile, per innervosire il miglior giocatore avversario, esattamente come le offese di cui ti dicevo. Ma come fa ad essere razzista uno che nello stesso momento fa il tifo per Asamoah o nel nostro caso, magari, per Zapata? Il razzismo è un’altra cosa, molto più seria”. Nel finale poi c’è spazio anche alle ipotesi future. E se presto chiamasse una big italiana, tra cui il Milan? Ecco la risposta del Gasp: “Io so che Percassi mi vuole bene, dunque se succedesse… Però anch’io voglio un gran bene a Percassi e all’Atalanta”.

Redazione MilanLive.it

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