MILAN NEWS – L’anno nuovo è ormai alle porte. Dopo il resoconto del tribolato 2018 del Milan, vediamo quali possono essere i buoni propositi per l’imminente 2019.
Dal punto di vista dei risultati calcistici, il primissimo obiettivo, nonché il più importante, è chiudere l’attuale campionato almeno al quarto posto, valido per la qualificazione alla prossima Champions League. La competizione nel DNA del Milan manca da troppo tempo, e non è concepibile e accettabile per la storia rossonera un’assenza così lunga. È bene sempre ricordare che dopo il Real Madrid, è il Milan la squadra più titolata: giusto come promemoria, che non fa mai male. L’ingresso nella competizione regina a livello europeo è troppo importante: a livello di prestigio, di facilità nel convincere potenziali nuovi acquisti e ovviamente a livello economico per la società, ancora alle prese con le problematiche UEFA sul Fair Play Finanziario per il noto triennio di scellerata gestione Berlusconi-Galliani 2014-2017.
Per cominciare nel migliore dei modi il 2019, sarebbe grandioso se si sfruttasse l’occasione della Supercoppa Italiana: vincere contro la Juventus il primo trofeo stagionale darebbe sprint, voglia e fiducia a tutto l’ambiente. Non sarà facile per mille motivi: inoltre i rossoneri dovranno fare a meno anche di Jesus Suso. E questo ci dà lo spunto per un altro buon proposito del 2019: le assenze. Troppe volte, soprattutto in questi ultimi mesi, il Milan si è trovato costretto a fare a meno di giocatori fondamentali. Tra squalifiche e soprattutto infortuni, Gattuso ha dovuto fare a meno di tutti (nessuno escluso) i giocatori più importanti della rosa. Basti pensare che il mister ha adattato vari giocatori in ruoli non funzionali: Samuel Castillejo falso nove (assenti Higuain e Cutrone), Davide Calabria centrocampista (assenti Bakayoko e Kessié, oltre ai lungodegenti Biglia e Bonaventura), e addirittura Ignazio Abate difensore centrale (assenti Caldara, Romagnoli e Musacchio). Questi sono alcune delle problematiche che nel 2019 si spera non capitino più.
Altro proposito 2019 è il tanto ricercato e mai trovato: salto di qualità. Più volte Rino lo ha invocato, ma ad ogni momento decisivo, la squadra si è dissolta clamorosamente. Se pensiamo all’ultimo mese, la situazione è chiarissima: in quattro partite contro squadre altamente abbordabili (Torino, Bologna, Fiorentina e Frosinone) la squadra ha ottenuto solo 3 punti. Avesse fatto il minimo indispensabile, ovvero ottenere almeno 8 punti, oggi la classifica sarebbe ben diversa. I rimpianti sono tanti e a fine stagione potrebbero costare caro. Dunque bisogna evitarli nel girone di ritorno: in tal senso il Milan ha il vantaggio (purtroppo) di non avere impegni infrasettimanali in Europa, dunque avrà modo di preparare al meglio fisicamente e tatticamente ogni partita.
Altro proposito: sentire e leggere sempre meno illazioni, insulti e invenzioni di mercato legate ai nostri giocatori. Gattuso parlando di Donnarumma ha rivelato che il giovane portiere ha sofferto i pesanti insulti ricevuti nei suoi confronti, così come non è stato tranquillo Gonzalo Higuain in queste ultime settimane: le lacrime dopo il gol in Milan-Spal ne sono la prova lampante di quanto l’argentino sia un grande professionista e quanto tenesse a fare bene con il Milan.
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L’ultimo dei propositi sin qui proposti è relativo a Gennaro Gattuso e alla dirigenza: il mister è consapevole dei suoi errori e di alcuni suoi limiti emersi sin qui, ma il suo lavoro sin qui è stato encomiabile, troppo lungo da affrontare dettagliatamente in questa sede. La squadra è totalmente con lui: l’abbraccio con Higuain sabato scorso ne è la dimostrazione più importante. Il mister però può certamente migliorare su alcuni aspetti tattici, nella gestione dei moduli e delle sostituzioni a partita in corso. A questo punto subentra la società: Ivan Gazidis dovrà lavorare su più fronti per garantire maggiori introiti al club e discutere con l’Uefa visto il ricorso al Tas di Losanna sulle sanzioni recentemente emesse. Leonardo e Paolo Maldini hanno il compito di rinforzare in maniera importante la rosa già a gennaio, numericamente e qualitativamente: probabilmente il compito più complicato di tutti visti i grossi limiti economici imposti dall’Uefa.
Di seguito l’elenco dei propositi 2019 sopracitati:
– Qualificazione in Champions League
– Vincere la Supercoppa Italiana
– Ridurre le assenze per infortuni e squalifiche
– Salto di qualità nei momenti decisivi
– Meno attacchi a squadra e management
– Crescita Gattuso
– Gazidis: risoluzione problemi UEFA e sponsorizzazioni
– Leonardo e Maldini: calciomercato
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it