MILAN NEWS – Non dev’essere facile per un allenatore, tra l’altro legatissimo alla sua squadra di club, essere sempre messo in discussione, tra risultati storti e rumors poco piacevoli.
Lo sa bene Gennaro Gattuso, che ieri ha ricevuto la benedizione di Leonardo e Paolo Maldini, ma che già in conferenza stampa si era tenuto stretto la panchina del suo Milan: “È da luglio che sento parlare di esonero, eppure io dalla dirigenza percepisco fiducia quando ci parlo. Nessuno mi ha mai dato ultimatum, nessuno mi ha mai detto che se non vinco sono fuori. Con Leonardo e Maldini c’è grande onestà, percepisco la loro vicinanza e il loro sostegno, ma se una squadra sente tutti i giorni voci sul mercato e sull’allenatore diventa tutto più difficile e si rischia di andare alla ricerca di alibi”.
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Vincere è l’unica cosa che conta; lo ha ammesso Gattuso, come riporta anche la Gazzetta dello Sport, in vista di Milan-Spal di oggi alle ore 15: “Dicembre ci ha portato tanta delusione. Abbiamo sistemato la difesa e adesso ci manca il gol. Davanti ci perdiamo. Occorre trovare la nostra tranquillità e abbiamo l’occasione per riscattare un mese disastroso, girando a 31 punti. Non mi interessa come giochiamo, quanta tecnica ci mettiamo. Voglio vedere 23 giocatori che vogliono vincere, una squadra che reagisca ai momenti di difficoltà. So che possiamo farlo perché ho visto un gruppo con la bava alla bocca già in altre situazioni di emergenza”.
Gattuso infine ha difeso a spada tratta i suoi calciatori più discussi, chiedendo però maggiore impegno a tutti: “Higuain? Voglio vedere quello del secondo tempo di Frosinone, che salta l’uomo e crea superiorità. Poi, le palle gol si possono anche sbagliare. Non voglio sentir parlare di cessioni, mercato e trattative. Per me resta con noi. Calhanoglu non sta giocando ai suoi livelli, così come Higuain, Cutrone e Castillejo. Ma fin quando sarò io l’allenatore, rimane qua. Per il mio gioco Hakan è fondamentale. Ai giocatori in difficoltà va data fiducia”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it