In queste settimane si è parlato molto del “caso Higuain“, visto che il Pipita da fine ottobre non segna ed è inevitabilmente finito nel mirino della critica. E’ il giocatore di maggiore spicco della squadra, un campione dal quale ci si aspetta il colpo letale anche quando le cose vanno male.
Tuttavia, l’argentino per caratteristiche è uno che ha bisogno di supporto da parte della squadra. E’ un centravanti che a volte fa difficoltà a trovare la giocata da solo, soprattutto se non è in ottime condizioni fisiche. E, infatti, è evidente che Higuain non stia giocando con uno stato di forma perfetto. Soffre ancora per dei dolori alla schiena e a maggior ragione va aiutato dai compagni. Questo Milan non lo sta assistendo per niente bene.
Sicuramente il numero 9 rossonero potrebbe dare di più in quanto a leadership, cercando di incoraggiare e trascinare i compagni quando sbagliano o ci sono momenti di difficoltà. Lo stesso Gennaro Gattuso ha detto che sotto questo aspetto si aspetta maggiore incisività da parte di un giocatore esperto come lui. Più volte abbiamo visto Higuain nervoso per non essere stato servito o per dei passaggi sbagliati. Cose che capitano e sono normali in tutte le squadre, ma con le giuste dosi.
D’altro canto è impossibile negare che gli attaccanti del Milan stiano faticando perché le occasioni di segnare sono scarse. Il gioco di squadra non li premia affatto. A centrocampo la qualità è tutt’altro che eccelsa. Mancano elementi con visione di gioco e abilità nella verticalizzazione. Da tempo non c’è un vero regista o comunque un giocatore che sappia servire le punte con precisione. Nessuno dei mediani rossoneri possiede tale dote. Non è un caso che ci sia Fabregas tra gli obiettivi del calciomercato di gennaio.
Però la sessione invernale della campagna acquisti è ancora chiusa e intanto bisogna arrangiarsi con il materiale che c’è. E se la qualità in mediana non ce la si può inventare, a meno che non si adatti Hakan Calhanoglu mezzala come abbiamo visto (con risultati non eccelsi) contro la Fiorentina, almeno gli altri giocatori di maggiore tasso tecnico dovrebbero incidere maggiormente. Ci riferiamo agli esterni offensivi, coloro che sono chiamati a supportare gli attaccanti in maniera certamente migliore di quanto visto recentemente.
Lo stesso Calhanoglu è uno di quelli che dovrebbe dare molto di più. La sua stagione finora è un autentico fallimento. E’ se all’inizio tra motivazioni personali e problemi fisici gli erano state trovate delle giustificazioni, adesso le scuse non ci sono più. Il turco in campionato non ha segnato nessun gol, limitandosi a due assist contro Sassuolo e Genoa. Troppo poco. I numeri di Suso sono sicuramente migliori (4 reti e 8 assist), ma è da sei partite che lo spagnolo in Serie A non incide affatto. Il suo rendimento è vistosamente calato e il Milan, spesso dipendente dalle sue giocate, ne risente molto. Infine c’è Castillejo, che in campionato ha segnato col Sassuolo e non ha fornito assist. Ha avuto molto meno spazio dei due colleghi, bisogna dirlo, e non si è ancora capito il suo valore reale.
I numeri degli esterni rossoneri nelle ultime sei partite di campionato fanno rabbrividire. Da Milan-Juventus zero gol e zero assist. Si può discutere Higuain o evidenziare qualche limite di Cutrone, ma il grosso problema è che le punte non sono servite a dovere. I dati parlano in modo chiaro e anche le prestazioni dei giocatori citati hanno lasciato nel complesso a desiderare. Serve una svolta, già dal match di Frosinone.
Matteo Bellan – Follow @TeoBellan