MILAN NEWS – Secondo molti la sentenza giunta dall’Uefa la scorsa settimana riguardante le sanzioni dovute alle passate gestioni poco virtuose non avrebbe penalizzato troppo il Milan.
Una questione che non sembra invece trovare concordi i dirigenti del Milan, in particolare i membri di Elliott Management, la proprietà anglo-americana che ha preso in mano il club a partire dalla scorsa estate. Il fondo gestito dalla famiglia Singer non appare così fiducioso per via delle sanzioni alte inflitte dalla commissione di Nyon, che ha dato tempo al Milan fino al 2021 per rientrare dai debiti e dal rosso di bilancio per mettersi in linea con il Fair Play Finanziario.
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Secondo le ultime informazioni raccolte e ufficializzate da Sportmediaset, la proprietà Elliott sarebbe pronta a fare ricorso al TAS di Losanna; un’eventualità già paventata nel recente passato e che troverebbe conferma dopo le ultime valutazioni sulla sentenza. Gordon Singer in particolare, in accordo con il presidente Paolo Scaroni ed il resto della dirigenza, non vorrebbe sottostare alle pressioni dell’Uefa e dovrebbe presentare un dossier al TAS per far rivedere e modificare le direttive e le sanzioni.
Troppi i 12 milioni di euro imposti da Nyon, che potrebbero aumentare qualora il bilancio del Milan 2018-2019 resti in ampio passivo. Non convincono neanche le forzature sugli investimenti, visto che per far crescere la squadra di Gattuso bisognerà compiere operazioni mirate e costose sul mercato e Elliott pretende che il FFP non intralci i propri piani.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it