NEWS MILAN – Nelle ultime tre partite, il Milan è sceso in campo con tre moduli diversi. Il Corriere dello Sport di oggi ha definito Gennaro Gattuso un ‘trasformista’ e adesso si chiede come giocherà domenica contro il Torino.
Sulle scelte del tecnico hanno inciso però anche le caratteristiche dell’avversario. L’improvvisata difesa a tre di Roma probabilmente è nata anche dalla tendenza di Simone Inzaghi di tenere solo Ciro Immobile in attacco, infoltendo il centrocampo. Contro il Dudelange, vista la presenza di Gonzalo Higuaìn, il ritorno alle due punte e al 4-4-2. Contro il Parma, dovendo affrontare un tridente veloce, Rino è tornato al 4-3-3 (poi nella ripresa, dopo lo svantaggio, è diventato 4-4-2 con l’ingresso di Fabio Borini).
Gattuso ha quindi dimostrato di avere padronanza della situazione. Ma ora la domanda è: con quale modulo scenderà in campo il Milan contro il Torino domenica? Dall’allenamento di ieri non sono emerse indicazioni. Però c’è un indizio chiaro: scontate le due giornate di squalifica, Higuaìn è pronto a rientrare. Patrick Cutrone continua ad essere insostituibile, quindi si vedranno quasi sicuramente le due punte. Difesa a quattro, con ancora Ignazio Abate al fianco di Cristian Zapata, e centrocampo con Suso e Hakan Calhanoglu larghi e la diga Franck Kessie e Tiemoué Bakayoko centrali.
Da qui a domenica però ci sono ancora un po’ di giorni. Gattuso ci ha abituato alle sorprese, quindi nulla va dato per scontato. Il 4-4-2 resta l’ipotesi più probabile e forse anche più giusta, soprattutto con il ritorno del Pipita. Suso è intoccabile, Calhanoglu è in crescita. Difficilmente uno dei due sarà escluso. Tutte le indicazioni vanno nella stessa direzione. Però occhio al colpo di genio del ‘trasformista’.
Redazione MilanLive.it