NEWS MILAN – Il simbolo del Milan, corsaro e combattivo, è Ignazio Abate. Dopo una vita passata sulla fascia destra, il 20 rossonero ieri ha giocato da centrale di difesa in una linea a quattro, dopo averlo fatto in quella a tre di Roma.
Si è rivelata la mossa giusta quella di Gennaro Gattuso, perché il vice capitano milanista ha tenuto botta contro l’attacco leggero del Parma. “A quattro non avevo nemmeno mai giocato, nemmeno a partita in corso – ha detto Abate in un’intervista rilasciata a Milan TV – Nuovo inizio? Non lo so e non ci penso, vivo alla giornata. In questo momento c’è bisogno in mezzo, la mia disponibilità non mancherà mai“.
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Abate è l’unico reduce dell’ultimo Scudetto vinto. Ecco il suo parere sul paragone con quella stagione: “La partita di ieri è stata come Milan-Cesena 2-0 di quell’anno. Il calendario ora è più abbordabile, ma partite facili non ce ne sono. Stiamo maturando e crescendo come gruppo. Ci sono tante cose positive, ma la strada è lunghissima. Non dobbiamo perdere umiltà e compattezza“. Sul fatto di rispecchiare l’allenatore: “In generale ogni squadra rispecchi sempre un po’ il proprio allenatore. Il mister è molto lucido, trasmette tranquillità“.
Il 20 del Milan viene da anni molto difficili. In questa stagione invece si sta riscattando. E coincide proprio con il ritorno di Leonardo, il primo allenatore a dargli fiducia: “Sta tornando il vecchio Milan, in tutti i settori, si respira un’aria diversa. L’anno scorso non mi sentivo a mio agio al massimo. Quest’anno è tornata gente di alto spessore, milanisti veri ed è normale che faccia bene a tutto l’ambiente“.
Redazione MilanLive.it