Fischio finale allo stadio Olimpico: Lazio-Milan 1-1. I gol nel secondo tempo di Franck Kessié, forse verrà assegnato autogol, e Joaquin Correa.
Inizio in apnea per il Milan, messo sotto dalla Lazio dal punto di vista territoriale. Un’azione al 10′ minuto, con tiro rimpallato di Hakan Calhanoglu, sveglia i rossoneri che respirano, riprendono campo e provano a creare. Palo clamoroso di Calhanoglu dopo grande intervento di Strakosha. I padroni di casa vanno vicini al gol prima con Immobile, poi con Parolo. In precedenza annullato un gol di Milinkovic Savic per fuorigioco di oltre un metro di Immobile. Nella ripresa partita con mille sospensioni, tra VAR chiamati inutilmente e proteste dei laziali. Il Milan va avanti con Franck Kessié su deviazione decisiva. Provano a resistere i rossoneri, bassissimi e rintanati nella propria area: Joaquin Correa nel finale sbaglia il controllo ma riesce a tirare squilibrato e centra la porta al 94′ regalando l’1-1 finale.
Lazio-Milan: tabellino, voti e pagelle
Marcatori: 78′ Kessié (ass. Calabria); 94′ Correa.
Ammoniti: Milinkovic-Savic, Donnarumma.
Espulsi: S. Inzaghi.
LAZIO: Strakosha 7; Wallace 6,5, Acerbi 6, Radu 5,5; Marusic 6+, Parolo 7, Badelj 5,5, Milinkovic 5,5, Lulic 5; Luis Alberto 5,5, Immobile 6.
Allenatore: S. Inzaghi 5,5.
MILAN: Donnarumma 7; Abate 6-, Zapata 6, Rodriguez 6; Calabria 7, Kessié 7, Bakayoko 6,5, Borini 5,5; Suso 6,5, Cutrone 6, Calhanoglu 6.
Allenatore: Gattuso 7-.
Lazio-Milan: le pagelle dei rossoneri
Donnarumma 7: decisivo in almeno due occasioni, prima su Immobile nel primo tempo che tira al volo, poi su un colpo di testa schiacciato a terra di Wallace. Nulla può sul gol improvviso avversario, che passa sotto le gambe di Caicedo.
Abate 6-: si posiziona bene in un ruolo per lui inusuale, ma potrebbe e dovrebbe fare meglio in certe situazioni in uscita. Impacciato e troppo frettoloso nel fare la giocata più semplice.
Zapata 6: unico superstite tra i centrali in rosa, fa bene fino al 94′ quando poco prima del gol avversario poteva spazzare meglio di testa.
Rodriguez 6: fatica poco in quel ruolo, fa il suo e lo fa bene, quasi senza sudare.
Calabria 7: corre senza mai fermarsi sulla fascia. Tiene bene in fase difensiva su vari Milinkovic, Lulic e poi Lukaku. In fase offensiva decisivo il suo scatto in mezzo a due avversari da cui nasce il gol di Kessié: freddo nell’attendere l’inserimento giusto del compagno.
Kessié 7: in mezzo al campo è una roccia, resiste e combatte. Tiene bene tra le linee nonostante le tantissime imbucate degli avversari. Ha anche la forza e la lucidità nel seguire l’azione e mettere in rete l’assist di Calabria. Decisiva però la deviazione, in quanto il tiro dell’ivoriano era tutt’altro che irresistibile.
Bakayoko 6,5: buonissima prova del franco-ivoriano, che riesce a dare sicurezza ai compagni. Si prende più volte la responsabilità di costruire ed è coraggioso nei passaggi in avanti.
Borini 5,5: sbaglia tutto quel che si può nella prima ora di gioco, nessun passaggio o stop riuscito, tanti palloni persi. Fortunatamente rialza la testa per il finale, andando addirittura vicino al gol con un tiro da fuori ben preparato. Prova comunque insufficiente, non sempre basta la voglia.
Suso 6,5: il faro del Milan, si sacrifica in fase difensiva, gioca spesso spalle alla porta sulla fascia prendendo diversi colpi dagli avversari. Quando riesce a girarsi e guardare in avanti, è lì che riesce ad accendere la luce. Illuminante l’assist per Calabria in occasione del gol, impreciso invece in un paio di tiri e cross.
Calhanoglu 6: ancora troppo contratto nel complesso, dà l’impressione di poter e voler fare di più, senza riuscirci. Poco prima del gol rossonero, ha fallito un’occasione al limite dell’area. Tre finte, di cui due di troppo, anziché tirare si allarga e il pericolo si spegne. Cambia spesso posizione nel corso del match, si dà comunque da fare ma senza pungere in zona offensiva. Nel finale poteva essere sostituito in quanto parecchio sulle gambe.
Cutrone 6: lotta come può in mezzo a tre difensori, riuscendo a giocare pochissimi palloni. Fuori dall’area però riesce a fare un discreto lavoro, dando respiro ai compagni e alla manovra.
All. Gattuso 7: cosa vuoi dire ad un tecnico che si è inventato, per l’ennesima volta, la formazione titolare e fino al 93′ era in vantaggio sul campo della Lazio? Probabilmente niente, ma resta solo il dubbio di non aver fatto nessun cambio. Non tanto perché servisse in termini di equilibri tattici, quanto per spezzare il ritmo degli avversari in costante proiezione offensiva nell’ultimo quarto d’ora. Castillejo o Laxalt potevano subentrare al posto di uno tra Calhanoglu e Borini.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it