CALCIOMERCATO MILAN – Le strade del Milan e di Zlatan Ibrahimovic potrebbero presto incrociarsi di nuovo. Carlo Pellegatti ha dato l’affare per fatto: lo svedese avrebbe addirittura già firmato un contratto da un anno e mezzo.
In realtà niente al momento è ancora sicuro. L’unica cosa certa è che l’ipotesi di un suo ritorno non è soltanto un’idea, ma molto di più. Intanto, dopo la sosta per le Nazionali, si è tornato a parlare di calcio giocato. Oggi Gennaro Gattuso è intervenuto in conferenza stampa per presentare la super sfida di domani contro la Lazio, in programma alle 18 all’Olimpico di Torino. Non è mancata l’occasione per parlare proprio di Ibrahimovic e di un suo possibile arrivo durante la finestra di gennaio. Rino ha fatto catenaccio, ma ne ha parlato con molta sincerità, come suo solito.
Calciomercato Milan, Gattuso su Ibrahimovic: “Non è detto che arrivi”
Per aprire l’argomento alla larga, i giornalisti gli hanno chiesto un parere sulle sue dichiarazioni. Ibrahimovic infatti, di recente, ha parlato ancora bene della sua esperienza al Milan, una delle migliori nella sua lunga e vincente carriera: “Non avevo bisogno delle parole di Ibra per capire che quando si parla di Milan è una squadra che piace tanto. Mi è capitato nella gestione precedente, chi viene qua è sempre contento e gasato per accettare una maglia così gloriosa”. Zlatan ha speso bellissime parole anche sul Gattuso allenatore, dicendo che con lui si vince. Rino ha risposto: “Io ancora non ho vinto nulla, ho perso una finale di Coppa Italia. In campo abbiamo litigato, ma ad avercene giocatori così. Ringrazio Ibra per le sue parole, è mio amico”.
Inevitabile poi la domanda sul possibile ritorno di Ibrahimovic al Milan. Alla provocazione di un giornalista, che ha paragonato la società rossonera ad un autogrill dove sostare, Gattuso ha risposto senza scomporsi e con grande obiettività: “Secondo me è sbagliato un passaggio, quando dici che Ibrahimovic si propone. Forse anche no, è stato cercato, ci sta pensando e non è detto che arrivi al 100%. E’ diversa la storia. La cosa più importante, quando giochi in tante squadre, e vinci con continuità, la forza più grande e la dote quando cambi è che questa è una squadra e società in costruzione. Chi arriva qui deve dare disponibilità verso tutti, perché il livello si può anche abbassare.
Redazione MilanLive.it