Milan, due motivi dietro i tanti infortuni

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (©Getty images)

MILAN NEWS – Tanti, troppi infortuni in casa Milan. Addirittura un’intera squadra fuori, riserve comprese. Il che, inevitabilmente, porta a porsi qualche domanda: si tratta solo di sfortuna? O c’è qualche errore nel mezzo?

Come riferisce La Gazzetta dello Sport, a questo punto diventa legittimo interrogarsi sull’adeguatezza dei carichi di lavoro e, più indietro, chiedersi se sia stata effettuata o meno una corretta prevenzione. La realtà dei fatti conta 12 infortunati, per un totale di quattordici mesi di stop per i lungodegenti. Tre dei cinque indisponibili più gravi hanno subito un danno muscolare al gemello mediale del polpaccio. Mattia Caldara, Lucas Biglia e Alessio Romagnoli. Tutti con un’identica lesione: un caso?

Ginocchia e caviglie malconce sono altrettanto diffuse tra le fila del Diavolo, e le articolazioni e i muscoli vanno spesso di pari passo. C’è un collegamento anche in questo caso? Il dito quindi inizia a essere puntato contro alcuni allenamenti particolarmente vigorosi, come le corse nei boschi o sulla sabbia. Corrado Saccone, ex preparatore del Napoli e attualmente al Partizani Tirana, offre il suo parere ai microfoni della rosea: “Per la mia esperienza il carico pesante non solo non paga, ma è dannoso. Le sedute non devono mai superare l’ora e mezza, è il modello d’allenamento che si adotta anche in Premier ed è l’ideale”. 

Lo scarso turnover applicato in quest’avvio anche potrebbe essere motivo di discordia. Il capitano e Mateo Musacchio, per esempio, finora hanno all’attivo 1.000 minuti sulle gambe mentre Cristian Zapata appena 300 e zero invece pr Caldara e Stefan Simic. In mediana è ancora peggio: Rino ha dovuto chiedere gli straordinari a Giacomo Bonaventura, Biglia e Frank Kessié perché José Mauri, Andrea Bertolacci e Riccardo Montolivo non lo convincono fino in fondo: in tre non hanno un solo minuto in questa Serie A. L’attacco si distingue per l’eccezione Patrick Cutrone, ma per il resto non c’è molto ricambio. Il messaggio del tecnico è chiarissimo: per lui, l’elenco delle riserve affidabili è abbastanza ristretto. E a gennaio, UEFA permettendo, si aspetta qualcosa.

 

Redazione MilanLive.it

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