NEWS MILAN – Ha fatto molto discutere la mancata espulsione di Mehdi Benatia in Milan-Juventus. Nonostante Gennaro Gattuso abbia detto di non voler cercare alibi, vista la superiorità juventina, l’episodio continua a far parlare.
Si tratta dell’azione del calcio di rigore concesso alla squadra rossonera. Il difensore marocchino intercetta con la mano un pallone toccato da Gonzalo Higuain, interrompendo così un’azione da gol. L’ex difensore di Roma e Bayern Monaco, già ammonito in precedenza, non è stato espulso dall’arbitro Mazzoleni. C’è chi ritiene corretto il provvedimento e chi invece lo considera un errore clamoroso.
Per tutti gli aggiornamenti sulle ultime news Milan, CLICCA QUI!
Luca Marelli, ex arbitro di Serie A e B, tramite il proprio blog ha voluto analizzare l’episodio avvenuto nel primo tempo di Milan-Juventus. Innanzitutto viene detto che l’arbitro Mazzoleni inizialmente non aveva assegnato il rigore perché era coperto dai giocatori e dunque non poteva vedere bene. Decisivo è stato l’intervento del VAR, che si conferma ancora una volta strumento fondamentale per il calcio moderno.
L’ex fischietto poi va nel dettaglio: «Il fallo di mano di Benatia è senza alcun dubbio punibile. Un tocco di mano, per essere punibile, non può che essere volontario. Un tocco di mano involontario non può essere punito con un calcio di punizione diretto o di rigore. Benatia, sul tocco di Higuain, ha il braccio largo ed alto. Il tocco a seguire dell’attaccante del Milan lo mette del tutto fuori causa, nel senso che non ha più alcuna possibilità di intercettarlo con gambe o corpo. Immediatamente dopo il braccio, sempre rimanendo ben staccato dal corpo, si abbassa repentinamente, andando a cercare il contatto col pallone. Rigore ineccepibile, dopo il primo replay era praticamente scontato che Fabbri richiamasse Mazzoleni alla “on field review”».
Si è discusso molto sul fatto che il tocco di mano di Benatia fosse anche punibile con un cartellino, che sarebbe stato rosso vista l’ammonizione già presa prima. Marelli spiega innanzitutto il regolamento: «Dobbiamo innanzitutto ricordarci della cosiddetta abolizione della tripla sanzione. Da ormai 3 anni circa, in area di rigore vengono depenalizzati i provvedimenti disciplinari nel caso in cui un difendente commetta un’infrazione tentato di contendere il pallone all’avversario. In questi casi, pertanto: – il cartellino rosso per DOGSO viene trasformato in giallo; – il cartellino giallo per SPA viene trasformato in “nessuna sanzione disciplinare”. La dizione “tentare di contendere il pallone”, però, presuppone che tale contesa sia effettuata con una parte del corpo utilizzabile, pertanto non con le mani».
L’ex arbitro va nel dettaglio dell’azione che ha coinvolto il difensore marocchino in Milan-Juventus: «La questione sull’azione in oggetto non verte sull’eventuale ammonizione oppure sulla non necessità di procedere a sanzione disciplinare. Il fallo in questione deve essere qualificato per individuare la sanzione disciplinare. Si tratta di chiara occasione da rete (DOGSO) oppure di azione potenzialmente pericolosa (SPA)? Nel caso in cui Benatia non avesse intercettato il pallone con la mano, Higuain si sarebbe trovato a tu per tu col portiere avversario, ancora fermo sul posto e lontano circa 11 metri dall’attaccante. Il tocco a seguire, furbo e preciso, avrebbe consentito ad Higuain di guadagnarsi una chiara occasione da rete (dato che ben difficilmente Chiellini avrebbe potuto contrastare la conclusione a rete). Il possesso del pallone, inoltre, è chiaramente dell’attaccante, dato che Benatia lo intercetta irregolarmente e, senza fallo di mano, sarebbe stato saltato di netto da Higuain. La scelta corretta avrebbe dovuto essere il calcio di rigore (poi assegnato) ed il cartellino rosso per Benatia, reo di aver interrotto una chiara occasione da rete senza valida contesa del pallone».
Marelli conclude la propria analisi così: «Detto ciò ed espressa l’opinione personale, posso comprendere i dubbi sulla possibilità di controllare facilmente il pallone da parte di Higuain, motivo per cui anche l’interpretazione meno severa (giallo per SPA) ha qualche (debole) elemento a supporto. Ciò che è fuori discussione è che l’episodio in questione potesse essere risolto senza assumere alcun provvedimento disciplinare. Peraltro, in concreto, sarebbe cambiato poco: Benatia sarebbe stato comunque espulso e squalificato per una giornata».
Redazione MilanLive.it