Milan, Gattuso come Montella: torna il 3-5-1-1?

Vincenzo Montella Gennaro Gattuso
Vincenzo Montella e Gennaro Gattuso (foto acmilan.com)

MILAN NEWS – Un po’ per gloria del turnover, un po’ per le diverse defezioni in rosa, il Milan stasera contro il Betis Siviglia potrebbe essere schierato in maniera piuttosto sperimentale.

Gennaro Gattuso dovrà fare a meno di alcuni titolarissimi, su tutti Gonzalo Higuain e gli infortunati Giacomo Bonaventura, Lucas Biglia e Davide Calabria, mentre dovrebbe partire dalla panchina capitan Romagnoli, che tirerebbe così il fiato in vista del big match contro la Juventus di domenica (sulle ultime di formazione CLICCA QUI). Per questo motivo il Milan sfiderà il Betis con uno schieramento molto particolare, un ‘unicum’ per quanto riguarda la gestione di Gattuso.

Si parla del 3-5-1-1 come modulo di base per la serata sivigliana del Milan: Reina giocherà tra i pali, la difesa passerà a tre con Zapata, Musacchio e Rodriguez a comporla. Borini e Laxalt dovrebbero agire come esterni a tutto campo lasciando la fase di impostazione a Kessié, Bakayoko ed il redivivo Calhanoglu. In attacco invece Cutrone sarà assistito dai movimenti tra le linee di Suso, che dalla fascia destra si sposterà nel ruolo di trequartista. Un prototipo di formazione che ricorda da vicino quella provata, senza troppi successi, un anno fa da Vincenzo Montella.

L’ex tecnico del Milan, esonerato a novembre 2017 per far posto proprio a Gattuso, aveva deciso di virare al 3-5-1-1 per sfruttare l’arrivo di Leonardo Bonucci e piazzarlo al centro della difesa a tre, come ai tempi della Juventus di Conte. Inoltre Montella volle provare a schierare Suso in una posizione più centrale dietro all’unica punta e reinventò Borini come jolly da utilizzare sulla fascia destra. Quel Milan raccolse molto poco e dopo la sconfitta col Napoli e il pareggio con il Torino (affrontati sempre con lo stesso schieramento) Montella fu allontanato. Ma l’impressione è che la squadra rossonera non riuscisse ad imporsi non per questioni tattiche, bensì per un feeling ormai morto e sepolto con l’allenatore campano.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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