MILAN NEWS – La squadra rossonera è atterrata da poco a Siviglia, dove domani giocherà la quarta partita del girone d’Europa League contro il Real Betis. Diramata diverse ore fa la lista convocati rossoneri di Gennaro Gattuso.
Consueta conferenza stampa per Rino Gattuso alla vigilia dell’importante sfida europea. I rossoneri arrivano da un momento molto positivo in campionato, con le tre vittorie consecutive contro Sampdoria, Genoa e Udinese. Vogliono riscattare la sconfitta post-derby subita a San Siro contro il Betis per 1-2 e risalire in testa al girone F: attualmente la situazione vede primo il Betis a 7 punti, Milan secondo a 6 punti, seguono Olimpiacos (4) e Dudelange (0).
A Gattuso gli è stato chiesto anzitutto della formazione e delle tante assenze: “Abbiamo provato a fare qualcosa di nuovo che ci dia compattezza. Nessun alibi, scenderà la squadra migliore in campo. All’andata ci hanno messo in difficoltà, la loro filosofia non cambia mai. Dobbiamo affrontarli con coraggio. Quando abbiamo palla voglio vedere una squadra che gioca e fa quel che sa fare, rispettando l’avversario. Cos’è cambiato rispetto a due settimane fa? Giochiamo meno bene a livello tecnico, ma riusciamo a fare di più a livello caratteriale, di corsa e sacrificio. Gli infortuni ci hanno rafforzato, chi ha giocato meno sta dando qualcosa in più. Abbiamo rivisto la luce grazie ai ragazzi”.
In merito alla rifinitura di stamattina, e sul tiro di Franck Kessié e le parole di Gattuso “Mai una gioia”. Gattuso risponde: “L’ho sempre detto, ogni volta che tiravo una ciofeca. Oggi il mio rapporto con Franck me lo permette, era una battuta scherzosa. Lui ci prova, contro il Genoa ha tirato 4-5 volte ma in modo sporco, non è stato perfetto. Bisogna arrivarci, siamo tra le migliori squadre che segna da fuori. Non è la sua caratteristica migliore, ad Atalanta e Cesena li ha fatti. Se facciamo il paragone con me, calcia molto meglio lui di me”.
Sugli infortunati, in particolare su Gonzalo Higuain: “Caldara e Biglia fuori per tanto tempo. Calabria ci lascia ben sperare, riesce a correre e fare lavori fisici. Quando cambia direzione ha fastidi. Speriamo di recuperarlo domenica. Pipita non è il massimo da vedere, sta lavorando ma non siamo sicuri di averlo domenica. Bonaventura non sarà a disposizione nemmeno domenica, ha problemi al ginocchio. Non ha rottura, ma è da mesi che ha questi dolori. Non è tranquillo, è giusto che si prenda tempo”.
Su Patrick Cutrone, la convivenza con Higuain e lo stato d’animo: “E’ migliorato tanto, si muove meglio di mesi fa. Ha margini di miglioramento, lavorare con giocatori di livello tecnico superiore può solo migliorare. Non gioca solo d’istinto, ma capisce meglio come muoversi. Patrick non ti dà sensazioni, quando non gioca ha il muso, quando gioca è teso, bisogna perderci un po’ di tempo, toccare e parlare con la sua anima. Quando non è protagonista si può perdere, ma si riprende subito. Deve migliorare a gestirsi anche quando non è protagonista”.
Sulla preparazione della partita: “Per questa squadra non parlo di loro di riscatto, non serve. Abbiamo compromesso molto con la sconfitta di San Siro. Ci giochiamo tanto domani, non serve che ricordi al gruppo quanto ci giochiamo domani. Siamo consapevoli. Qualcuno diceva che l’avevo snobbato il Betis, ma non è vero. Speriamo domani di fare una partita diversa a livello tecnico e tattico”.
Sui singoli, in particolare sul processo di miglioramento di Bakayoko e Calhanoglu: “Calha ha solo il problema che non gioca nelle migliori condizioni. Ha problemi al collo del piede, sta stringendo i denti. A livello familiare ha avuto dei problemi ma ci siamo stati vicini e ora li ha risolti. Ci dà affidabilità, sappiamo che tipo di ragazzo è. Non sta bene fisicamente. Bakayoko contro il Genoa ha giocato bene, qualcuno mi ha preso per pazzo. Ha fatto un errore sul gol, pazienza. A livello tattico può migliorare e crescere. Contento anche a Udine, ci può dare grandi benefici”.
Sulla possibilità di giocare con la difesa a 3 ma senza Alessio Romagnoli: “Vediamo, ha giocato tanto. Non voglio parlare di sistema tattico, non c’entrano numeri e moduli, dobbiamo dare il segnale che siamo vivi. Voglio vedere compattezza e organizzazione”.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it