NEWS MILAN – In queste ultime settimane non si fa altro che parlare di un possibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan. L’operazione pare concreta, ma non mancano le difficoltà.
Intanto lo svedese ha lanciato un suo secondo libro autobiografico, intitolato “Io sono il calcio“, che fa seguito a “Io, Ibra“, uscito nel 2011. L’attaccante svedese ha ripercorso alcune tappe importanti della sua carriera. Una di queste è stata il Milan, con cui ha vinto uno Scudetto e una Supercoppa Italiana. Ibra è rimasto molto legato ai rossoneri, tanto da considerarla da sempre una delle avventure più belle del suo percorso. Anche per questo motivo ipotizzare un suo ritorno a gennaio non è così impossibile.
In questo nuovo libro ha svelato un interessante retroscena che riguarda il passaggio al Paris Saint–Germain, avvenuto nell’estate del 2012, dolorosissimo per i tifosi ma, a quanto pare, anche per lui. Dall’estratto riportato dai colleghi di Calciomercato.com, Zlatan racconta come sono andate le cose in quei giorni: “Un giorno ho trovato cinque chiamate perse da Mino (Raiola, ndr). Ci siamo sentiti e mi ha detto: ‘Ok, Leonardo di chiamerà’. Io ho pensato: ‘Leonardo? Chi è Leonardo?’ Poi ho capito. ‘Leonardo, direttore sportivo del PSG’. Allora ho detto: ‘Ascolta, non risponderò. Galliani mi ha confermato che non mi venderanno’. Ma Mino mi ha detto: ‘Sì, lo so. Ma ti hanno già venduto…’“.
Ibrahimovic però non ne voleva sapere di lasciare l’Italia, a cui è sempre rimasto molto legato. Lui e sua moglie Helena, che ama Milano alla follia. Quindi attuò uno stratagemma per far saltare la trattativa coi francesi: “Quando ho parlato con Mino – prosegue Zlatan – gli ho detto che avremmo reso le cose difficili al PSG. In secondo luogo, volevo conservare lo stesso stipendio che avevo al Milan e volevo che dicessero qualcosa tipo: ‘Amico, stai esagerando, è troppo’. Era un modo per farli ritirare. Poi, ho detto a Mino di aggiungere un sacco di cose e le ho elencate una dopo l’altra. Quando siamo partiti, ho detto a Helena, la mia donna, che non avrebbero mai accettato, che non c’era nessuna possibilità. Ma nel giro di soli venti minuti, Mino mi ha richiamato e quello che ha detto è stato: ‘Hai tutto quello che hai chiesto’. A quel punto, non era possibile tornare indietro e gli ho detto: ‘Ok, prepara tutto’. Sono un uomo di parola, quando dico una cosa la faccio“.
Redazione MilanLive.it