MILAN NEWS – La nuova meravigliosa abitudine di Alessio Romagnoli. Quando la gara si fa dura e gli attaccanti faticano a segnare, ci pensa il capitano. Perché anche ieri, magicamente, l’ha risolta il difensore rossonero al 93esimo consegnando al Milan una vittoria importantissima in ottica Champions League.
L’altra strepitosa notizia è quella di una porta finalmente inviolata 16 giornate dopo. Come sottolinea l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, quello della Dacia Arena è un Diavolo che ha sette vite e un cuore grande. Una squadra incerottata ma che fa dell’unione e della determinazione il suo punto forte, superando un ostacolo durissimo sul cammino della rimonta. L’Udinese ha avuto probabilmente il miglior numero di occasioni, ma a creare più brividi sono proprio i rossoneri. C’è poi stato spazio anche a un nuovo modulo per la squadra di Gennaro Gattuso: ossia il 4-2-3-1 con l’inserimento di Fabio Borini, con la mossa decisiva di spostare Suso dietro Patrick Cutrone e lasciare Samuel Castillejo alle scorribande di fascia.
Il Milan – sottolinea il quotidiano – non è ancora all’altezza di Juventus, Napoli e Inter ma ci sta lavorando. A inizio stagione piaceva per la facilità di palleggio, ora però ci ha aggiunto anche ritmo e tanta determinazione oltre a una varietà tattica a seconda delle esigenze. Si adatta al meglio, senza troppi fronzoli. Senza Lucas Biglia e Hakam Calhanoglu, per dire, perde in manovra e in ultimo passaggio, ma si affida più agli strappi centrali e di fascia. Così anche il terzo esame è superato. Ora l’insidiosa trasferta di Siviglia per rimettere apposto i conti in Europa League, poi l’esame madre con la Juventus di Massimiliano Allegri a San Siro.
Redazione MilanLive.it