MILAN NEWS – Il Milan di oggi è giunto ad un momento della propria stagione in cui la tattica, gli schemi offensivi e l’assetto difensivo non sembrano essere troppo centrali.
L’atteggiamento è ciò che Gennaro Gattuso dovrà curare, visto che nelle ultime gare contro Inter e Betis Siviglia è mancata la rabbia, la grinta, la cosiddetta ‘garra’ che ha contraddistinto la carriera calcistica di Gattuso stesso. Come ammesso ieri in conferenza stampa, il tecnico del Milan punterà proprio su questo fattore per vedere la sua squadra dominare l’insidiosa Sampdoria, avversaria diretta di oggi a San Siro.
Oggi la Gazzetta dello Sport riporta in sintesi il pensiero di Gattuso su come il suo Milan dovrà affrontare la partita odierna per non farsi sorprendere nuovamente: “Voglio vedere 23 leoni, pieni di senso d’appartenenza, di voglia di vincere. La tattica la metto da parte. Voglio solo dei cani arrabbiati, basta essere piatti”. Mister Rino è chiamato a risollevare l’ambiente, a cancellare le ultime delusioni con una prova finalmente positiva e vincente, ma non sarà facile.
Il vento delle critiche e degli scetticismi stavolta soffia molto forte, tanto da far parlare di possibili sostituti alla sua panchina. Ma Gattuso è concentrato solo sul campo: “Facciamo una fatica pazzesca in questo periodo ma il gruppo crede in quello che proponiamo, sui miei ci metto la mano sul fuoco e anche tutto il corpo se serve, magari rischiando di ustionarmi e perdere metà delle mia pelle. Veniamo da due legnate ma non siamo morti. E io non sono spento: solo che le sconfitte mi bruciano e mi rammarico. Ma so quello che ancora posso dare a squadra e società. Possiamo fare molto di più di quello che stiamo facendo: ora giochiamo con il freno a mano tirato, preoccupati. Invece serve più spensieratezza, dobbiamo tornare a divertirci”.
Niente alibi per Gattuso, il Milan deve allontanare ogni critica giocando come sa: “Tutti remiamo nella stessa direzione, la fiducia della società ci è sempre stata trasmessa. Quello che stiamo facendo non basta, ma non possiamo arrenderci a fine ottobre. Mettiamo da parte gli alibi e assumiamoci le nostre responsabilità. Dobbiamo continuare a credere in quello che stiamo facendo, ma con più veemenza”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it