MILAN NEWS – Va a Leonardo il Premio Liedholm 2018. Il Dt del Milan ieri è stato premiato al Golf Club Margara di Fubine Monferrato e ha rilasciato alcune dichiarazioni come riporta La Gazzetta dello Sport di oggi.
Inevitabile la domanda su Lucas Paquetá, talento del Flamengo ormai pronto a sbarcare in rossonero. Così si è espresso il dirigente in merito: “Non c’è molto da dire. Abbiamo definito un accordo di base con il Flamengo, ma il mercato riapre con l’anno nuovo e quindi dobbiamo ancora fare un po’ di strada prima di dire che Paquetà è un giocatore del Milan – spiega –. Ora bisogna pensare solo al campionato e all’Europa League, per il mercato ci sarà tempo, dobbiamo aspettare il 3 gennaio. Lucas deve giocare ancora una decina di partite del campionato brasiliano, è in lotta per vincerlo, lasciamolo tranquillo”.
Sullo sfondo, resta sempre la maxi suggestione legata a Zlatan Ibrahimovic. Nonostante le prime smentite, continuano ad arrivare conferme. Questa la risposta del direttore tecnico: “Con Zlatan c’è un legame personale, quando siamo arrivati ci abbiamo fatto un pensiero, anche a 37 anni è un trascinatore. Ma c’è un processo che stiamo seguendo, serve calma, il Fair play finanziario impone paletti e la priorità ora è rispettarli. Non dobbiamo mai dimenticare da dove siamo partiti, tre mesi fa non figuravamo nemmeno in Europa League, eravamo sotto squalifica”.
C’è spazio anche per parlare di campo. In particolare, occhio al derby in arrivo: “Vivo di emozioni, non ho mai programmato molto. Da giocatore ero amico di Ronaldo, con Moratti avevo condiviso tante iniziative benefiche, sul finire del 2010 capitò la possibilità di allenare l’Inter e la colsi. Ancora oggi il rapporto con Moratti è ottimo, ma nel derby tutto questo non conterà. Lì influiranno la storia e la tradizione, ben più del momento di forma. Il Milan comunque è in crescita, è più consapevole della sua forza”.
Infine una panoramica sulla squadra. L’ex terzino esalta diversi singoli e ne approfitta per spronare un rossonero che ancora non si è espresso ai suoi veri livelli: “Gonzalo è un trascinatore, non sono sorpreso dei suoi gol, è così da quando aveva 18 anni. Suso è incredibile, tutti sanno come gioca ma non riescono a marcarlo. Biglia fa da punto di riferimento, Kessié ha forza fisica e tecnica, Bonaventura si inserisce tanto e fa gol, Cutrone ha un’energia contagiosa. Calhanoglu? Deve essere più incisivo”.
Redazione MilanLive.it