E’ periodo di sosta per le nazionali e al rientro avremo un derby Inter-Milan molto atteso. La squadra di Gennaro Gattuso ci arriverà dopo tre vittorie consecutive che hanno migliorato classifica e morale.
Dopo alcune difficoltà iniziali, i rossoneri sono cresciuti e devono continuare a fare progressi per potersi giocare un posto in Champions League. Al gruppo non mancano giocatori di qualità e potrebbe essere arricchito nel calciomercato di gennaio. Di questo e di altri temi abbiamo parlato con Luca Serafini, noto giornalista sportivo di fede milanista che ci ha concesso un’intervista e che ringraziamo.
MilanLive: intervista esclusiva a Luca Serafini
Che bilancio fa del Milan visto in questo primo scorcio di stagione?
«Considerando la situazione societaria delle ultime stagioni e l’insediamento estivo dei nuovi dirigenti, con le difficoltà che questo ha creato nella campagna acquisti, il bilancio è positivo. Dopo molto tempo, squadra e club hanno un’identità precisa, una spina dorsale e questo conta più di tutto. Non mi piacciono i troppi errori individuali e i conseguenti gol subiti, ma non piacciono nemmeno all’allenatore e alla squadra e su questo si sta lavorando».
Secondo lei il Milan ha un organico per qualificarsi in Champions o manca qualcosa? E in Europa League dove potrebbe arrivare?
«Assolutamente sì, anche se la concorrenza è molto forte. Mancano numericamente un centrocampista e un attaccante, sono certo che a gennaio sarà fatto qualcosa. In Europa League è difficile fare previsioni: quando arriva l’eliminazione diretta, gli episodi hanno un peso specifico enorme e in questo momento i rossoneri sono più avvezzi a procurarsi episodi negativi, nonostante abbiano il terzo attacco del campionato».
Come giudica finora l’operato della proprietà Elliott e del duo dirigenziale Leonardo-Maldini?
«La loro presenza già di per sé è rassicurante. Paolo apprenderà presto, ma nessuno dice mai che nel frattempo anche lui è in grado di insegnare qualcosa…»
Tra i nuovi acquisti, sicuramente è Higuain quello che sta avendo l’impatto più importante. Oltre ai gol che mancavano l’anno scorso, cosa sta portando il Pipita in più al Milan?
«Esperienza, carisma, umiltà, rabbia».
Chi non ha ancora convinto è Bakayoko. Che idea si è fatto di questo giocatore?
«Ne avevo già una precisa: è un ottimo giocatore quanto a fisicità e tecnica, ma ha molta strada per imparare a valorizzare entrambe».
Diversi tifosi vorrebbero un Milan a due punte già dalla formazione titolare. Che opinione ha in merito?
«Con una sola punta centrale, come ho detto il Milan ha il terzo attacco del campionato. La soluzione di averne 2 in corsa nei 90’ al momento è vincente. Se Calhanoglu tornasse rapidamente ai livelli della seconda parte della stagione scorsa, le difficoltà iniziali della squadra sarebbero inferiori, ma il Milan segna tanto anche nei primi tempi».
In questo periodo si parla di un possibile ritorno di Ibrahimovic, seppur smentito da Leonardo. Crede a questa ipotesi?
«Credo al fatto che ci stiano lavorando. Se i patti sono chiari e lui sarà disposto ad accettarli, sono favorevolissimo: mi sembra ancora in grandissima forma».
Un pensiero finale su Rino Gattuso, allenatore che era stato criticato e che recentemente ha respinto a suon di vittorie i “fantasmi” di altri tecnici che aleggiavano.
«Penso, dico e scrivo la stessa cosa da quando ha sostituito Montella: Gattuso è la persona giusta al posto giusto nel momento giusto».
Matteo Bellan