NEWS MILAN – Alcune critiche hanno fatto bene a Jesus Suso, che nelle ultime partite rossonere ha reagito in maniera ottimale. Dalla partita contro il Sassuolo lo spagnolo è cresciuto di rendimento. 2 reti, 3 assist-gol e ha servito altri buoni palloni non sfruttati a dovere dai compagni.
L’ex Liverpool a volte viene criticato per essere troppo prevedibile nelle giocate. probabilmente è vero, però bisogna dire che spesso si mette in condizione di poter servire i compagni. Il problema è che a volte tarda il passaggio oppure è impreciso, anche se ultimamente è decisamente migliorato e il Milan ne sta beneficiando. Se continuasse così, con diversi assist precisi a partita e anche un buon numero di gol complessivo, Gennaro Gattuso ne sarebbe ben felice. Ma non basta.
Se sulla corsia destra Suso si è ritrovato e ha dimostrato quanto può essere decisivo, sulla corsia sinistra c’è un Hakan Calhanoglu non al 100%. Il turco aveva fatto molto bene contro la Roma, al rientro dalla squalifica, ma nelle successive partite ha deluso. Nel match contro l’Olympiacos è tornato ad incidere con due assist-gol, poi domenica contro il Chievo Verona ha confermato di essere in miglioramento ma non ancora ai suoi livelli.
Il salto di qualità del Milan passa anche attraverso la crescita di Calhanoglu. Il numero 10 rossonero ha grandi qualità tecniche e visione di gioco, con un po’ più di precisione può essere veramente decisivo. Nella prossima giornata la squadra di Gattuso se la vedrà con l’Inter, un derby che rappresenta un esame di maturità e che rappresenta l’occasione ideale per vedere l’ex Bayer Leverkusen in grande spolvero. Ritrovata un po’ di serenità a livello mentale, il turco può certamente crescere di rendimento.
Il feeling tra Suso e Higuain si è già visto in Milan-Chievo Verona, adesso deve integrarsi anche Calhanoglu. Ci aspettiamo un Hakan più brillante contro l’Inter, c’è bisogno di averlo al 100% per vincere il derby. Speriamo che possa ritrovare lo smalto dei giorni migliori in un match così speciale in un palcoscenico magico come San Siro, dove i numeri 10 in passato hanno saputo esaltarsi e far gioire i tifosi.
Matteo Bellan