NEWS MILAN – “Mamma mia, che cosa ha fatto“, è la frase pronunciata da chi ha visto il gol di Gonzalo Higuaìn contro l’Atalanta. Una rete spettacolare, in girata al volo, su assist preciso di Jesus Suso.
Per lui è stata la terza rete consecutiva, dopo Cagliari e Dudelange. Il più bello sicuramente, finora. Purtroppo però al Milan non è servito per vincere. Come sottolinea Tuttosport, è come se il Pipita non bastasse, come se la squadra non riesce a marciare allo stesso ritmo e classe del suo centravanti. Ci troviamo di fronte ad un paradosso: per anni abbiamo parlato di un Milan senza un centravanti vero, e adesso invece ci accorgiamo che forse il problema è molto più ampio.
Higuaìn ci ha messo un paio di settimane per sbloccarsi. Ma il suo exploit in queste ultime tre partite non era inaspettato. L’argentino è evidentemente una spanna sopra tutti gli altri. La fascia di capitano è al braccio di Alessio Romagnoli, ma è evidente che, per curriculum ed esperienza, sia lui il vero leader della squadra rossonera. Chiaramente ne è anche il trascinatore. Finora le sue reti non sono servite a granché, a parte in Lussemburgo.
Ad oggi la situazione è chiara: Higuaìn c’è, il Milan no. E questo chiama in causa ovviamente Gennaro Gattuso, il quale dovrà trovare una soluzione a questo problema. C’è bisogno poi anche di una crescita collettiva, per consentire ai singoli di diventare squadra. Suso ha lanciato segnali incoraggianti domenica sera, così come Giacomo Bonaventura. La speranza è di portarsi dietro anche altri, come Hakan Calhanoglu. Una crescita che serve tantissimo in vista di due trasferte ostiche: Empoli e Sassuolo.
Redazione MilanLive.it