MILAN NEWS – Un’altra partita gettata al vento, col tabù Atalanta ancora in piedi. Poteva essere la serata del rilancio definitivo, invece per il Milan è stata la notte dei rimpianti e soprattutto dei vecchi difetti.
Come sottolinea l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, alla fine i cambi sono stati decisivi da una parte e dall’altra. Proficui per la Dea con gli inserimenti vincenti di un indomito Duvan Zapata ed un insidioso Emiliano Rigoni, negativi invece per il Diavolo con Tiémoué Bakayoko e Samuel Castillejo che non entrano mai davvero in partita e spingono ad abbassare il baricentro rossonero. L’uscita nel finale di Giacomo Bonaventura e Hakam Calhanoglu – si legge – segna un arretramento psicologico ancor prima che tattico.
E non basta uno scatenato Gonzalo Higuain, sempre più leader tecnico della squadra e al terzo goal di fila, primo a San Siro. Vantaggio lampo con rete spettacolare e da manuale del centravanti su assist di un ispirato Suso, poi il buio. La squadra di Gennaro Gattuso non riesce a chiudere il match, fatica a gestire poi un vantaggio riottenuto con difficoltà e, di nuovo, non riesce a restare in partita fino alla fine.
Una beffa assoluta. Un primo tempo brillante e a ritmi intensi, poi il black out che porta al clamoroso 2-2 finale. Fosse durata solo 45 minuti, così come a Napoli, sarebbe arrivato un risultato importante con un prestazione autorevole. Intensità, convinzione e spettacolo tecnico con tanti fraseggi. Purtroppo c’è anche la ripresa, con le sostituzioni che hanno dato idee e freschezza agli avversari in campo con un 3-3-1-3, mandando così in tilt i rossoneri. La strada, ora, è di nuovo in salita.
Redazione MilanLive.it