NEWS MILAN – Sfida nella sfida. Milan–Atalanta significa anche Suso contro Alejandro Gomez: qualità simili, importanti per le loro squadre. E sono accomunati anche dal maestro, Gian Piero Gasperini.
Lo spagnolo deve molto al tecnico orobico: fu lui, al Genoa, a valorizzarlo e a sbloccarlo. Arrivato in rossonero nel gennaio del 2015 come oggetto misterioso, dopo un anno in ombra andò al Grifone in prestito. Nel solo girone di ritorno, il milanista segnò 6 reti, fra cui anche una tripletta nel derby contro la Sampdoria. Tornò quindi al Diavolo con maggior consapevolezza nei suoi mezzi e con una mentalità diversa. Da lì in poi, il suo percorso è stato tutto in crescendo.
Qualcosa di simile è successo anche al Papu. Dopo un anno al Metalist e poi due stagioni con Stefano Colantuono a Bergamo, con Gasperini è diventato un top player. Come sottolinea Tuttosport, oggi Suso e Gomez sono avversari, ma avrebbero potuto vestire la stessa maglia, quella del Milan, visto che l’argentino è stato vicino ai rossoneri più volte, voluto fortemente da Vincenzo Montella e Massimiliano Mirabelli. L’operazione però non è mai andata a buon fine.
Una cosa è certa: Suso e Gomez sono due calciatori fondamentali per Milan e Atalanta. Dai loro piedi partono le occasioni più pericolose delle loro rispettive squadre. Hanno qualità, fantasia, dribbling. E sono degli assist-man. Ed entrambi, nella partita di oggi, proveranno anche a sfatare un tabù: lo spagnolo non segna da febbraio (Udinese-Milan) e vuole sbloccarsi, il Papu, oltre a riscattare un pessimo inizio di campionato, contro i rossoneri ha segnato un solo gol nelle ultime undici gare.
Redazione MilanLive.it