MILAN NEWS – Il ricordo indelebile della carriera ancora breve di Mario Pasalic passa sicuramente da Doha, da quel rigore calciato alle spalle di Buffon che regalò al Milan la Supercoppa Italiana.
Eroe per una notte, il giovane centrocampista croato restò in rossonero solo per quella stagione, 2016-2017. Ma ora è tempo di rivincite e con l’Atalanta ha maggiore fiducia e spazio rispetto al passato. Interpellato dalla Gazzetta dello Sport, Pasalic ha raccontato la sua esperienza rossonera: “Il Milan cambiò gestione e cambiò il mio destino. E io, che a Milanello guardavo incantato tutte quelle foto alle pareti, mi dissi: ‘Peccato, poteva essere la squadra giusta per me. Per fare almeno un altro anno giusto’. Vorrei una squadra dove restare almeno due o tre anni, per capire chi sono: se non sarà il Chelsea, spero sarà l’Atalanta”.
Pasalic ha parlato comunque con soddisfazione della sua prima esperienza italiana al Milan, quasi come formativa: “Il Milan mi ha spiegato cos’è la pressione di giocare in un grande stadio, mi ha insegnato ad essere anche un uomo, e non solo un calciatore, migliore. Però per l’Atalanta questa partita è troppo importante: mi spiace ma il calcio è anche ingrato, e io ne so qualcosa. Sapere già che probabilmente cambierai di nuovo squadra non aiuta. Ma la continuità di gioco non mi manca, altrimenti non sarei stato titolare così spesso, in tutte le squadre dove sono stato. Anche qui all’Atalanta, all’inizio”.
Il Milan è avvisato, Pasalic è agguerrito ma riconoscente. Domani i rossoneri dovranno fare bene a ricordarsi i tempi di inserimento quasi perfetti del calciatore croato.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it