NEWS MILAN – Ok, non è certamente Dudelange-Milan la partita migliore per valutazioni singole. Diventa però quasi obbligatorio per Mattia Caldara, al debutto assoluto con la maglia rossonera.
In molti attendevano la prima partita del giovane difensore, arrivato al Diavolo in pompa magna dalla Juventus. Tutti si aspettavano di vederlo subito in azione al fianco di Alessio Romagnoli, per una difesa verde e a tinte azzurre. Invece Gennaro Gattuso lo ha relegato in panchina ad inizio campionato in favore di Mateo Musacchio. Il motivo è più che condivisibili: poca abitudine alla difesa a quattro, visto che nell’Atalanta ha sempre giocato a tre. C’era bisogno di un periodo di adattamento: probabilmente non è ancora finito, però siamo a buon punto.
E possiamo dirlo dopo la prestazione di Lussemburgo. Non è stato perfetto, bisogna dirlo. A sottolinearlo anche le edizioni odierne dei giornali sportivi italiani. Tutti hanno giudicato sufficiente la sua partita, ma è una promozione con riserva. In particolar modo, nelle valutazioni è stata messa in evidenza la sua difficoltà in fase di impostazione. Tanti infatti gli appoggi sbagliati o le scelte nelle giocate. D’altra parte, però, in fase di marcatura ha sbagliato molto poco. In più ha anche rischiato di andare in gol di testa su calcio d’angolo, o anche con una percussione nel secondo tempo.
Gattuso ha sempre speso belle parole per lui. E lo ha fatto anche nella conferenza stampa di vigilia del Dudelange. Lo ha definito ancora una spanna sopra gli altri per forza mentale e soprattutto per condizioni atletiche. “Sentire queste parole da un campione come lui fa solo piacere. Però devo rimanere concentrato sul lavoro e dare il massimo per questa società che ha creduto in me“, ha detto al termine della gara a Sky Sport. L’ex Atalanta è dotato di una grande fisicità, che però non lo rende un difensore statico. La forza atletica gli permette infatti di essere un difensore esplosivo, ma con anche una buonissima intelligenza tattica. Il suo inserimento è sicuramente a buon punto e la partita di ieri è stato un esempio. Adesso domenica arriva l’Atalanta a San Siro, proprio la sua ex squadra: potrebbe essere riproposto, anche perché Mateo Musacchio è ancora da valutare.
Redazione MilanLive.it