Totti: “Il Milan mi voleva, mia madre disse no”

Francesco Totti
Francesco Totti (©Getty Images)

CALCIOMERCATO MILAN – Prima rivale odiato da mezza Italia, oggi ex campione idolatrato perché simbolo di un calcio nostrano che sembra ormai essere lontano anni luce.

Francesco Totti, storico capitano della Roma e campione del Mondo con la Nazionale azzurra nel 2006, è stato interpellato nell’edizione odierna de Il Venerdì di Repubblica, per un’intervista che ripercorre rapidamente i passi della sua carriera, le scelte professionali che lo hanno visto legato sempre alla Roma e il suo attuale lavoro da dirigente. L’ex numero 10 giallorosso ha rivelato anche che da giovanissimo sarebbe potuto diventare un talento di proprietà Milan, notato dai talent-scout rossoneri.

Il ricordo di Totti è molto lucido, anche se si tratta di un retroscena di moltissimi anni fa ormai: “E’ vero, il Milan era pronto a pagare 300 milioni di lire quando avevo solo 12 anni. In quel caso il ‘no’ fu della mia famiglia. Soprattutto di mia madre. È vecchia maniera: apprensiva, possessiva. Papà lavorava fino a tardi. Era sempre lei a starmi dietro. Mi voleva tutto per sé”. Motivi familiari dunque dietro la scelta di Totti di restare nella capitale e glissare sulla proposta del Milan, che ci provò poi qualche anno dopo, precisamente nel 2003 quando Silvio Berlusconi tentò personalmente il colpaccio ma ottenne il secco no del club giallorosso. Chissà come sarebbe stata la storia di un campione come Totti a Milanello, giocatore straordinario ma con pochi trofei nella sua bacheca personale.

 

Keivan Karimi – Redazione milanLive.it

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