Milan, Gattuso: “Nessun alibi, dovremo battagliare. Contento di Halilovic”

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (Foto AC Milan)

MILAN NEWS – Il Milan è da poco atterrato in Lussemburgo per l’esordio in Europa League contro i padroni di casa del Dudelange. Giornata di vigilia dunque per la squadra, con Gennaro Gattuso che ha parlato in conferenza stampa.

Si parte con una valutazione sul Dudelange, e sulla disparità di forza tra le due squadre: “Non siamo sorpresi di giocare contro il Dudelange. Hanno battuto nei preliminari Cluj e Lega Varsavia. Sulla carta noi siamo una squadra migliore, ma tutte le partite iniziano dallo 0-0”.

Il mister ha parlato anche degli avversari, dei loro punti di forza in particolare: “Giocano con l 4-4-2, i giocatori che stanno bene sono i tre giocatori davanti. Sinani ha buon sinistro, ma la loro forza è il collettivo. Sanno quel che devono fare, l’allenatore è preparato e non danno mai la palla per persa perché attaccano bene la profondità”.

Se questo è lo stadio più piccolo in cui il Milan ha mai giocato: “Il problema è che dobbiamo giocare a calcio. Lo stadio non ci interessa. La storia ci dice che esistono i miracoli sportivi. Noi non dobbiamo avere nessun alibi. Giochiamo 11 contro 11, abbiamo tutti due mani e due piedi. Siamo abituati a giocare in stadi più grandi, ma anche gli stadi piccoli hanno il loro fascino”.

Sui singoli non convocati e sulla loro condizione fisica: “Cutrone ha provato in questi giorni, ha qualche fastidio alla caviglia. Non è al 100%. Gli altri sono rimasti a casa perché devono fare un lavoro sulla velocità. Gli mancava questo tipo di lavoro e li abbiamo lasciati a casa. Musacchio è stato fermo due giorni per precauzione, ma gli altri non convocati sono stati una mia scelta”.

Sull’approccio della squadra rossonera contro una squadra d’attesa come il Dudelange, e in generale sul coinvolgimento degli attaccanti. La domanda arriva da un giornalista non italiano, ma tifoso del Milan: “Mi sa che stai vedendo poco le partite del Milan. Sei rimasto l’anno scorso. Se vai a vedere Higuain tocca più palloni di tutti, dopo Biglia. Forse volevi dire che negli ultimi 16 metri non troviamo l’attaccante, quello dobbiamo migliorarlo. Non mi risulta che non verticalizziamo, quest’anno ci arriviamo di più. Vediamo come va la partita”.

Ancora sulla possibilità di sottovalutare l’impegno: “C’è poco da dire. Quando si indossa una maglia gloriosa come il Milan e giochi contro una squadra così, c’è tutto da perdere. In due giorni abbiamo preparato la partita. E’ un sogno per i nostri avversari giocare contro di noi. Dobbiamo interpretarla bene, rispettare gli avversari e fare il nostro calcio. Non andiamo alla ricerca di alibi. Serve mentalità e voglia. Se vuoi accendere l’interruttore 10 minuti prima della partita, farai molta fatica”.

Sulla formazione e sull’inserimento dei nuovi arrivati: “Anche settimana scorsa, prima di Cagliari, avevo detto che tanti ragazzi mi stanno mettendo in difficoltà. Si allenano tutti con impegno, il gruppo sta bene. Certi movimenti sono nuovi per alcuni giocatori. Dobbiamo fare il nostro calcio, verticalizzare di più, tenere le posizioni e muoverci da squadra”.

Sui 20 minuti iniziali di Cagliari-Milan: “Quell’inizio rimarrà. Abbiamo commesso errori di reparto. Li abbiamo analizzati e parlato tutti insieme. Ci sono tanti errori, anche a Napoli o contro la Roma. Questa squadra sta esprimendo un buon calcio, ma non siamo costanti. Lasciamo troppo per strada. Io e il mio staff dobbiamo essere bravi a far capire a questi buoni giocatori e dal grande potenziale. Un po’ di personalità e paura bisogna metterla da parte. Ci sono giocatori giovani che possono fare grandi cose”.

Sul perché il Milan non si è allenato in Lussemburgo: “Negli ultimi anni facciamo sempre così. Si gioca ogni tre giorni. Prima si faceva la rifinitura allo stadio. Mai ci alleniamo in Europa. E’ una scelta mia, abbiamo poco tempo e preparare la partita con gente che si nasconde ovunque per guardare, è difficile. Senza mancare di rispetto con nessuno, preferiamo fare così, ma non da ora, bensì da qualche anno”. 

Sul turn-over: “Qualcosa cambieremo, ma ripeto – ancora – domani scenderemo in campo 11 contro 11, ho visto tanti risultati strani nel calcio. Ci sono in palio tre punti importanti, bisogna pensare che giochiamo una partita d’Europa League. Bisogna battagliare e giocare con il coltello fra i denti, dobbiamo solo portare i tre punti a casa, e basta”.

Sui giovani, in particolare su Alen Halilovic: “E’ convocato, domani vediamo se sarà titolare o meno. Per la sua età a livello tecnico è interessante, siamo in tanti, compresa la primavera, siamo a 30 giocatori. Qualcuno deve rimanere fuori. Halilovic ha talento, deve continuare a lavorare, è giovane e siamo contenti per come lavora e per la tecnica che dimostra in allenamento”.

Sull’esperienza di Pepe Reina e sul suo inserimento nello spogliatoio: “Ha portato la sua leadership, sembra che è nello spogliatoio da anni. Ama questo mestiere, è coerente in quello che dice. E’ uno dei primi ad arrivare, rispetta le regole e quello che dice si tocca con mano. Quando i compagni di squadra percepiscono questo, viene sempre seguita. E’ un portiere che può dare tanto, è stato fermo due settimane, ma si è sempre curato con professionalità stando ore e ore a Milanello. Bisogna fare copia-incolla per Gigio, per la passione che ci mette in tutto quel che fa”.

Gattuso risponde dopo una domanda rivolta ad Abate, in merito al fatto che si conoscessero o meno i giocatori del Dudelange: “Voi pensate che pettiniamo le bambole a Milanello o siamo venuti qui per fare una passeggiata? Bisogna preparare le cose.Se pensate che siamo venuti qui per questo, forse ve lo potete permettere. Noi conosciamo le difficoltà che possono succedere qui. Nello sport le robe facile non esistono, bisogna sempre lavorare. Rispettiamo il Dudelange e domani, che vinca il migliore”.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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