MILAN NEWS – Ormai è ufficiale: da dicembre Ivan Gazidis entrerà a far parte dell’organigramma societario del Milan e prenderà il posto di Marco Fassone, vacante ormai da diversi mesi.
Il dirigente sudafricano lascerà l’Arsenal dopo anni in cui il suo lavoro manageriale ha aiutato il club londinese ad acquisire forza economica come brand calcistico internazionale. Come riportato oggi da Panorama.it, Gazidis è considerato una sorta di vate per la crescita societaria: il suo incarico da direttore esecutivo, iniziato nel 2008, è iniziato con alcune imprese da raggiungere. L’Arsenal al suo arrivo fatturava circa 263 milioni di euro, limitata agli incassi del nuovo Emirates Stadium, mentre i ricavi commerciali sembravano stagnanti ed immobili.
News Milan, Gazidis maestro di introiti e partnership commerciali
Nell’ultimo bilancio disponibile (2016-2017) il fatturato complessivo dimostra quanto il lavoro di Gazidis sia stato performante: numeri vicini a 487,6 milioni (+85,3%) con cifre stabili per gli introiti da stadio e un boom commerciale da 80 milioni all’anno, dai 56,5 ai 136,5 (+141,5%). L’Arsenal è rimasta nell’elite del calcio europeo (6° posto nella classifica Deloitte) pur avendo quasi smesso di vincere sul campo: nessuna Premier League, l’ultima risale al 2004, solo tre FA Cup e tre Community Shield.
Dunque nei dieci anni di era Gazidis l’Arsenal ha quasi raddoppiato il suo fatturato, anche grazie all’impennata dei diritti-tv del calcio inglese. Ma sono le partnership commerciali il vero fiore all’occhiello del dirigente neo milanista: nel 2011 ha portato l’Arsenal ad un accordo super con la Puma, senza parlare dei moltiplicatori del naming rights dell’Emirates Stadium, i nuovi contratti per la sponsorizzazione della maglia e le partnership regionali. Il boom è arrivato tra il 2013 e il 2015 con un +66% dopo anni di crescita lenta.
Le differenze tra il calcio inglese e quello italiano è abissale da questo punto di vista, ma il Milan e la proprietà Elliott si aspettano che Gazidis possa far fruttare l’enorme impatto a livello mondiale che ancora conserva il marchio del Milan. Nella classifica Brand Finance 2018 compare ancora al 19° posto con una stima di 270 milioni di euro malgrado l’ultimo lustro senza successi di rilievo. Sta al nuovo arrivato dimostrare di essere il numero uno in fatto di partnership e accordi commerciali.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it