NEWS MILAN – Dottor Jekyll e Mister Hyde. Come sottolinea l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, quello di Gennaro Gattuso al momento è un Milan dalla doppia faccia.
La partita di Cagliari intanto ha lasciato un segno forte. Probabilmente – riferisce il quotidiano – è stata l’arrabbiatura più lunga da quando il tecnico siede sulla panchina rossonera. Un passo falso indigeribile per l’allenatore, tanto da indurlo a ritornare sull’argomento anche il giorno dopo. “Il peggior inizio partita da quando alleno il Milan“, ha detto ieri Gattuso al canale ufficiale del club. Una seconda, doverosa, strigliata alla squadra che ha bisogno sempre di essere messa sulla corda prima di esprimere a pieno le proprie qualità al massimo.
Intermittenze e blackout. Il mister non tollera queste interruzioni nel pieno di una gara dove serve puntualmente il 100% della concentrazione. A Napoli improvvisamente il buio, un calo anche con la Roma e addirittura un tempo regalato ai sardi. Il motivo – sottolinea il quotidiano – può essere riconducibile a due possibilità: immaturità nella gestione dei momenti e mancanza di personalità quando l’avversario domina. Serve un leader: sembrerebbe questo il verdetto della Sardegna Arena. Oltre Gonzalo Higuain, il vuoto. Per esempio non sono arrivate risposte da Alessio Romagnoli, Giacomo Bonaventura e Hakan Calhanoglu: tre uomini su cui Gattuso punta tanto anche proprio per la personalità.
Da non sottovalutare anche l’allarme difesa: in tre partite, sono già cinque i goal incassati. Considerando anche il campionato scorso, il Milan prende gol da nove partite di fila. Rino si è infuriato non poco domenica sera con la propria difesa, incapace di riorganizzarsi durante la pressione dei rossoblu nei primi venti minuti di partita alla Sardegna Arena. Adesso serve la scossa, un segnale, già giovedì in Europa League contro il modesto Dudelange. I rossoneri sono chiamati alla svolta.
Redazione MilanLive.it