MILAN NEWS – Il grande atteso in casa Milan dopo le assenze in quest’avvio di campionato. Mattia Caldara, importante acquisto di quest’estate, probabilmente farà il debutto in rossonero proprio giovedì sera per il match col Dudelange. Intanto, l’ex Juventus ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Milan Tv.
Nel corso della lunga chiacchierata, il difensore non ha nascosto le difficoltà per l’adattamento: “Quando sono arrivato è stato tutto un po’ difficile, mi sembrava un mondo nuovo e immenso. Poi per fortuna Andrea Conti mi ha aiutato ad ambientarmi velocemente, adesso mi trovo bene col gruppo e mi sono inserito in ciò che riguarda il Milan. Ho un rapporto splendido con tutti, dentro e fuori: stiamo cercando di creare un bel gruppo”.
Fondamentale, tuttavia, l’aiuto degli ex compagni all’Atalanta quali Frank Kessié e Andrea Conti: “Sono felice di averli trovati qui, sono due ottimi giocatori. E non vedo l’ora che torni anche Andrea: è stato sfortunatissimo finora, ma a breve ci darà una grossa mano”.
Il giocatore si è espresso anche sul motivo del mancato debutto finora: l’abitudine in uno schieramento a tre rispetto alla linea a 4 di Gennaro Gattuso. “Passare da un tipo di difesa a un’altra, con i movimenti a uomo alla zona a 4 – ammette l’atleta – è stato un cambio radicale. È stato un mese intenso, sto cercando di recuperare velocemente per giocare il prima possibile”.
Cresce il rapporto con i colleghi di reparto Alessio Romagnoli, Matia Musacchio e Cristian Zapata: “C’è molta intesa tra tutti noi. Per giocare in una difesa a 4 serve una lettura identica della situazione, in cui è necessario mandare in fuorigioco l’avversario altrimenti si creano situazioni scomode. Mi sto adattando alle indicazioni del mister, anche per quanto riguarda la nozione di palla coperta e scoperta”.
Solo elogi per mister Gattuso, che non ha perso occasione di difenderlo anche nella conferenza stampa alla vigilia di Cagliari-Milan: “È sempre con noi sul campo, ci riempie di pacche e e incoraggiamenti. Sono veramente felice di essere qui ed essere allenato da lui”.
Ora la possibile grande chance in Europa League: “Ho provato quest’emozione lo scorso anno e cambia tutto: gente internazionale e ritmi molto più veloci. Fondamentale sarà recuperare subito considerando che si giocherà ogni tre partite. Vogliamo fare bene campionato e Europa League. Ho visto campioni vincere tutto col Milan in Europa, Champions in particolare, e vestire questa maglia in campo europeo per me è un onore”.
Parole al miele anche per il dirigente Paolo Maldini: “Non ci avevo mai pensato prima, ma in effetti è una figura fondamentale per tutti noi. Vederlo quotidianamente è una spinta in più: l’obiettivo è riportare il Milan dove merita”.
Europa League ma non solo. Sullo sfondo si avvicina anche la sfida con l’Atalanta, sua ex squadra dove ha lasciato un pezzo di cuore. Il neo acquisto del Diavolo ne approfitta per dare alcuni consigli: “Affrontare le squadre di Gasperini è sempre complicato a livello fisico. Correre molto sarà un obbligo, dovremo stare attenti alle loro palle in profondità e al loro schema di gioco. Dobbiamo farci trovare pronti: giocheranno di certo a viso aperto. Detto questo, sarà bello ritrovarli poiché ho condiviso esperienze uniche con loro. Ma ora è un’altra storia e domenica vogliamo vincere per fare un grande campionato”.
Intanto, in attesa di un pieno inserimento, Caldara ha già assaporato il condividere il campo con Romagnoli e Donnarumma alle sue spalle. E’ successo in nazionale, come spiega: “Giocare sempre con la stessa persona a iuta a pensare allo stesso modo e a prendere le letture difensive uguali. Aumenta l’intesa e con Alessio si è già visto. Avere Gigio dietro poi aiuta molto. Sono felice di essere al Milan e di giocare con loro”.
Se si chiede il giocatore che più l’ha impressionato a Milanello, la risposta è Gonzalo Higuain. Così sul Pipita: “Avevo giocato contro di lui, ma vederlo in allenamento è un’altra cosa. E’ un giocatore fortissimo, forse il migliore centravanti in Italia”.
Tanto calcio, poco spazio per l’hobby della lettura soprattutto in questo periodo caldo: “Sì, ma c’è sempre tempo. Il campo occupa una parte della giornata”. Nonostante il grande salto di qualità, il giocatore mantiene i piedi per terra: “Il Milan ha una risonanza mediatica diversa rispetto all’Atalanta, ma io rimango me stesso”
Tra obiettivi personali e di squadra, le idee sono chiarissime: “Il primo è quello di imparare i concetti che mi chiede il mister, poi punto a giocare con più continuità possibile e aiutare la squadra. Per quanto riguarda invece il collettivo, il Milan merita di stare in Champions League. Il nostro obiettivo è questo. Non è semplice e ne siamo consapevoli, ma abbiamo giocatori adatti e piena consapevolezza per riuscirci”.
Redazione MilanLive.it