NEWS MILAN – L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha analizzato Cagliari–Milan in tre punti chiave. Due di questi riguardano la squadra rossonera.
Il primo è un problema di cui ha già parlato più volte Gennaro Gattuso, e cioè l’intermittenza del gioco del Diavolo. Che non riesce ad avere continuità nell’arco dei novanta minuti. Un problema evidenziato anche alla prima di campionato contro il Napoli e, a tratti, anche contro la Roma. Si è riproposto ieri sera alla ‘Sardegna Arena’, con una differenza rispetto ai due precedenti: stavolta il Milan ha concesso all’avversario il primo tempo, per poi uscire fuori nella ripresa. Al contrario, al San Paolo era calato nella ripresa dopo essere andato in vantaggio di due gol.
Un altro punto chiave in negativo della partita del Milan a Cagliari è stata la fascia sinistra. I rossoneri, a livello di manovra, fanno sempre molto meglio a destra, dove i meccanismi fra Suso, Franck Kessié e Davide Calabria sono rodati e ben incastrati. A sinistra, invece, si è sempre fatta un po’ più di fatica a costruire azioni corali. Ma da quella parte il tasso qualitativo è più alto, quindi in qualche modo si crea sempre qualcosa di pericoloso. Non ieri sera però. Negative le prestazioni di Giacomo Bonaventura – oltre ai due gol mangiati, non ha fatto il suo solito lavoro di raccordo – e di Hakan Calhanoglu, troppo fuori dal gioco.
Redazione MilanLive.it