Dagli ex interisti al ritorno di Maldini: ecco il dna Milan

Paolo Maldini
Paolo Maldini (foto AC Milan)

MILAN NEWS – Una delle basi della gestione del Milan deve essere, come da sempre è stato, il senso d’appartenenza ai colori rossoneri e il rispetto di una tradizione storica e vincente.

Cosa che per molti tifosi non è stata seguita durante la breve era cinese, durata dall’aprile 2017 a luglio scorso, quando il fantomatico uomo d’affari Yonghong Li ha levato le tende scomparendo nel nulla. La gestione del club fu affidata ad un duo di dirigenti con un recente passato interista alle spalle: Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli storicamente avevano poco a che fare con l’universo Milan, così come altri elementi portati tra dirigenza e staff tecnico come il team manager Romeo, il talent-scout Mangiarano e l’amministratore Ferrara, tutti precedentemente al lavoro in casa Inter.

Gli unici volti di stampo milanista nella vecchia gestione erano il brand ambassador Franco Baresi, indimenticato capitano del Milan per moltissimi anni, e l’ex centravanti Daniele Massaro, scelto da Fassone come portavoce rossonero nelle spedizioni commerciali in oriente. Con l’avvento della proprietà Elliott Management il primo pensiero è stato quello di riportare il ‘milanismo’ al centro del progetto: già il presidente Paolo Scaroni è uno storico tifoso rossonero, tanto che è stato lui a puntare su Leonardo come direttore dell’area tecnica e Paolo Maldini nel ruolo di responsabile dell’attività sportiva del Milan.

Insieme a loro è rientrato in società lo storico avvocato Leandro Cantamessa e il preparatore dei portieri Valerio Fiori, senza dimenticare un possibile ritorno sia di Kakà come talent-scout e di Filippo Galli nel settore giovanile. Il dna milanista è tornato a scorrere all’interno di Milanello.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

 

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