MILAN NEWS – Nelle gerarchie di inizio stagione, almeno quelle sulla carta, Mattia Caldara sarebbe dovuto essere un titolare inamovibile del Milan per quanto riguarda la linea difensiva.
Ma all’ex atalantino serve più tempo, non tanto per una questione di recupero fisico o muscolare, bensì per studiare un posizionamento tattico ben diverso da quello che ha sviluppato nelle ultime stagioni a Bergamo. C’è grande differenza nel giocare da centrale nella linea a tre dell’Atalanta di Gasperini, dove si punta più sulla marcatura a uomo e sulla gestione dello spazio centrale, rispetto allo svolgere il ruolo di stopper nella linea a quattro arretrata che Gennaro Gattuso predilige. Per questo motivo Caldara a Napoli è rimasto in panchina e gli è stato preferito Mateo Musacchio.
Un apprendimento accelerato che potrebbe bastare già per essere pronto contro la Roma venerdì sera, nella terza giornata di campionato. Secondo la Gazzetta dello Sport il giovane difensore nativo di Bergamo potrà utilizzare le sue grandi doti tecniche e fisiche per sopperire a qualche mancanza nell’adattabilità al nuovo modulo: meno bravo nell’impostazione rispetto a Bonucci, è comunque carismatico nei duelli aerei e nel senso della posizione. Gattuso ha detto di lui giorni fa: “Viene da un calcio diverso dal nostro e per questo ha sviluppato ha metodi di lavoro differenti ma ha grande mentalità e voglia, in allenamento chiede di fare sempre qualcosa in più. Si sforza, ha mentalità e voglia: è una spanna sopra gli altri”.
L’impressione è che venerdì a San Siro possa toccare dunque a Caldara fare coppia con Romagnoli, con vista anche sulla Nazionale italiana del futuro. Il suo prossimo obiettivo dunque, oltre a convincere il Milan e Gattuso, sarà quello di frenare Edin Dzeko, spauracchio per molte difese italiane.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it