Rabbia, tanta rabbia mista a delusione dopo quanto successo al San Paolo. In vantaggio di due gol fino al 52′, il Milan si è poi fatto rimontare e sconfiggere 3-2 dal Napoli.
Pur non disputando una partita memorabile sul piano del gioco, la squadra di Gennaro Gattuso era riuscita a contenere i ragazzi di Carlo Ancelotti e a colpire nei momenti giusti. Un cinismo che a volte era mancato nella passata stagione, quando in certe partite le poche occasioni venivano sprecate e che invece stavolta sono state sfruttate. Peccato, però, che dopo aver subito il primo gol di Zielinski il Milan sia praticamente scomparso dal campo. Alla prima grande difficoltà i rossoneri si sono sciolti come neve al sole. Un black-out inaccettabile e che non deve ripetersi.
Gattuso ha sottolineato che il problema di mentalità dello scorso anno è rimasto e che bisogna ancora lavorarci per fare il salto di qualità che manca. Speriamo che lo step venga fatto al più presto, anche perché venerdì a San Siro arriva la Roma ed è già una partita da non fallire. Un’altra sconfitta sarebbe pesante per il gruppo, che invece alla prima in campionato di fronte al proprio pubblico deve subito dare una risposta di carattere e provare a conquistare 3 punti importanti per classifica e morale. Siamo solo a inizio stagione, dunque è presto per catastrofismi e giudizi definitivi, ma il Milan è comunque chiamato a dare segnali di crescita. Quanto successo a Napoli deve bruciare e pungere l’orgoglio, scatenando la giusta reazione contro la Roma.
La partita di San Siro andrà gestita meglio, sia sul piano del gioco che mentalmente. A proposito di gestione, al San Paolo si è sentita la mancanza di un centrocampo solido e di personalità nel momento più complicato del Diavolo. L’ingresso di Bakayoko al posto di uno spento Biglia non ha dato quello che Gattuso si aspettava. Il francese dal punto di vista tattico non è andato bene, dovrà migliorare molto. Speriamo che la squadra non finisca per pagare il mancato arrivo di un centrocampista di qualità e carattere, abile a gestire il pallone quando scotta e a trascinare i compagni. Un tipo di innesto invocato da tanti tifosi, ma che non è arrivato nonostante i diversi nomi circolati durante il calciomercato estivo. Incrociamo le dita e speriamo che l’attuale organico sia in grado di giocarsi la qualificazione in Champions, oltre a disputare un’Europa League da protagonista.
Matteo Bellan