MILAN NEWS – Un amore enorme quello che lega il Milan a Ricardo Kakà, ex stella brasiliana che non può non sentirsi ancora legatissimo ai colori rossoneri, dopo il grande affetto ricevuto dai tifosi quando giocava a San Siro.
Kakà sarà presto a Milano, assisterà a Milan-Roma del prossimo 31 agosto dal vivo e passerà un periodo da stagista dalle parti di Milanello, vista la sua idea piuttosto chiara di lavorare da dirigente. La conferma arriva nella maxi-intervista concessa alla Gazzetta dello Sport e pubblicata oggi: “Mi vedo più con un incarico da dirigente, alla Leonardo. Ha contatti internazionali e con le istituzioni, Leo ha fatto tutto, ha girato il mondo. È intelligente e conosce bene anche il mondo della comunicazione. Sa come si gestisce una squadra importante. Poi c’è Maldini. Paolo è la storia, la bandiera. È l’idolo. Nel mondo, se si parla di Milan si parla di Paolo e viceversa. Paolo è la fedeltà. Non voglio dire nulla della precedente dirigenza, con la quale c’era stato qualche contatto, ma questa ha qualcosa di diverso, perché ha ritrovato il dna rossonero. Ha recuperato le caratteristiche del club, il senso di appartenenza”.
Kakà ha poi analizzato il Milan di oggi, una squadra pronta a tornare secondo lui nell’élite del calcio: “È una squadra che sta seriamente cercando di riprendere il suo posto nel grande calcio. E non bisognerà trascurare l’Europa League: quando arriveranno le squadre eliminate dalla Champions League sarà un torneo molto affascinante e vincerlo potrebbe essere fondamentale. L’ideale è immaginare di tornare subito in Champions League, il traguardo da un punto di vista razionale deve essere quello. La Juve ha tanta qualità, abitudine a vincere, organizzazione. Sulla carta è la squadra più forte del campionato, non ci sono discussioni, poi però possono succedere tante cose e pensare in grande è nel dna del club”.
Infine il brasiliano ha fatto sapere di voler ancora fare il ‘papà’ in Brasile, senza disdegnare in futuro un ritorno in grande stile a Milanello: “Come ho detto, per il momento voglio restare accanto alla mia famiglia in Brasile e non posso immaginare un impegno lavorativo preciso. Sarei comunque venuto in Italia in questo periodo per motivi personali, quindi coglierò l’occasione per tastare il terreno. Sarò a San Siro da tifoso, ma è ovvio che in futuro vorrei fare di più per il Milan. È una questione di tempo”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it