A un mese dall’assegnazione dei diritti tv di Serie A per il prossimo triennio a Dazn, Sky presenta ricorso. La decisione è attesa ad inizio maggio
Sky non ci sta. Come preannunciato immediatamente dopo l’assegnazione a Dazn dei diritti tv per il prossimo triennio di Serie A (2021-24), l’emittente ha presentato ricorso per provare a ribaltare la decisione che, di fatto, priva la pay tv del principale prodotto della propria offerta dopo 18 anni consecutivi di trasmissione.
Una vicenda, quella dei diritti tv della Serie A, non ancora chiusa. La Lega ha infatti pubblicato un nuovo bando in scadenza per la prossima settimana relativo all’assegnazione di 3 partite per ogni giornata di campionato da trasmettere non in esclusiva. Vedremo se Sky, la cui precedente offerta per quest’ultimo pacchetto è stata ritenuta non idonea, proverà ad avvicinarsi alle richieste della Lega. Intanto, la battaglia prosegue.
Milano Finanza ha visionato il ricorso presentato da Sky contro Dazn. Articolato su più punti, il documento di 38 pagine prova a contestare le modalità di assegnazione dei diritti che permetteranno a Dazn di trasmettere tutte le partite dei prossimi 3 campionati, privando, di fatto, la concorrenza della possibilità di proporre offerte adeguate agli abbonati.
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Sky, le motivazioni del ricorso contro Dazn
Stando al ricorso di Sky, la possibilità per un broadcast di proporre tutte le partite violerebbe anzitutto la condizione del no single buyer (unico compratore) prevista dalla Legge Melandri che vieta a un singolo operatore di acquisire la totalità dell’offerta o una parte preponderante della stessa. Uno scenario simile, stando a Sky, potrebbe rendere vane le offerte della concorrenza con gli utenti che troveranno su Dazn tutte le partite senza la necessità di ricorrere ad altre offerte commerciali qualora un altro broadcast si aggiudicherebbe il pacchetto con 3 partite non in esclusiva. Una situazione quest’ultima differente da quella vissuta negli ultimi 3 campionati con 7 partite in esclusiva e trasmesse solo su Sky e le restanti 3 da Dazn.
Proprio l’assegnazione tardiva del pacchetto con 3 partite rappresenta un altro motivo di contestazione per Sky in quanto la situazione attuale permetterebbe a Dazn di presentarsi come l’unica opportunità per vedere le partite di Serie A dalla prossima stagione, influenzando le possibili scelte della clientela che, al momento, non può valutare altre offerte, le quali peraltro sarebbero condizionate da una situazione di monopolio con tutto il campionato, di fatto, disponibile su un unico broadcast. Uno scenario quest’ultimo che paventa per Sky una possibile emorragia di clienti verso la proposta della concorrente.
Il ricorso dovrebbe essere discusso il 5 maggio. Dalla Lega filtra ottimismo. In caso di vittoria di Sky, invece, la procedura di assegnazione potrebbe ricominciare daccapo, non certo la condizione ideale a quattro mesi dall’inizio del nuovo campionato.