Come se non bastasse la confusione assoluta attorno al calcio italiano, le ultime problematiche sono nate anche relativamente ai diritti tv. La Serie A è visibile su Sky e DAZN, che si sono divisi rispettivamente il 70% e il 30% del campionato.
Il Codacons ha fatto un esposto all’Antitrust contro le due emittenti televisive. In primis, ecco l’attacco nei confronti di Sky: “La circostanza più grave riguarda gli abbonati a Sky calcio, che lo scorso anno vedevano tutte le partite del campionato, ora nel pacchetto vedranno solo 7 partite su 10 di Serie A, ma non potranno sapere quali. Dipenderà dall’orario e dal giorno. Una situazione di grave disagio per gli utenti tv del calcio: ti abboni, paghi e poi bisogna incrociare le dita sperando che la propria squadra giochi nel giorno e nell’orario giusto. Tale situazione costringe di fatto i tifosi ad abbonarsi a Sky per vedere il 70% delle partite e a Dazn, con tutti i problemi tecnici e disagi del caso, per vedere il restante 30% delle partite di Serie A. Non è una maggiore concorrenza nel settore, ma la duplicazione degli abbonamenti: chi ha già Sky deve abbonarsi anche a Dazn per vedere il restante 30% delle partite, per non rischiare di perdersi la partita della propria squadra. Sky inoltre, nonostante non trasmetta più tutte le partite di campionato, non riduce il costo del proprio abbonamento”.
Su DAZN invece situazione complicata anche e soprattutto per il servizio streaming fornito, dovuto alla scarsa qualità della visione nonostante si disponga di una connessione fibra ad altissima velocità: “Le interruzioni continue ed improvvise, i ritardi nella connessione, la mancata disponibilità dell’app per alcuni dispositivi e il ritardo nella trasmissione in tempo reale della partita dovuto allo streaming rallentato”. Agi.it riferisce inoltre: “È evidente che la condotta di Sky e Dazn sia scorretta ai sensi del Codice del Consumo, in particolare sia aggressiva ai sensi dell’articolo 24 del Codice in quanto «esercita un indebito condizionamento sul tifoso […] ad aderire a ben due abbonamenti con un esborso maggiore in termini denaro e ad usufruire comunque di un servizio di pessima qualità»”.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it